La percentuale di valore delle vendite provenienti da prodotti in promozione sta calando. A sostenerlo i dati presentati in occasione del convegno “Saturazione della promozione di prezzo” a Cibus 2016 da Romolo De Camillis, retail director di Nielsen.
Si tratta di una inversione di tendenza lieve ma significativa, dopo 15 anni di costante aumento delle vendite in promozione e di contemporanea diminuzione dell’investimento pubblicitario e in innovazione da parte dei distributori e dei produttori.
Questa strategia, sul lungo periodo, alla fine si è rivelata fallimentare. I dati presentati confermano che all’aumentare della frequenza l’efficacia delle promozioni cala notevolmente. Molte categorie di prodotto hanno raggiunto la saturazione promozionale e presentano perdite in volume di vendite, nonostante l’aumento della pressione promozionale.
4 promozioni su 10 non raggiungono il punto di pareggio con un danno sia per i distributori che per i produttori che devono compensare questi fallimenti alzando il prezzo pieno dei prodotti, ma anche per i consumatori, orientati dalle promozioni verso prodotti che non rispondono al meglio alle loro esigenze.
Come fare quindi a uscire dalla trappola dell’eccesso di promozione?
Innovazione e marketing nutrizionale, questa la ricetta secondo Gianpiero Lugli, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Parma.
“Lo sviluppo del marketing nutrizionale delle insegne coniuga la promozione delle vendite con la promozione della salute e soddisfa così la domanda di salute e benessere, unico trend di consumo con una crescita dei volumi di vendita a due cifre.
Con questo approccio l’insegna riesce a mantenere il proprio ruolo di “architetto della scelta”, utilizzando la tecnologia e le leve del marketing per migliorare la visibilità dei prodotti ipocalorici. Una strategia che consente di migliorare le scelte del consumatore indirizzandolo verso un assortimento arricchito di varianti light e funzionali, integrando le etichette con simboli nutrizionali. A questo bisogna aggiungere, infine, le App specifiche per smartphone per personalizzare la selezione. L’ortofrutta? All’interno di quest’ottica, il reparto ortofrutta deve recitare un ruolo di primo piano nell’esperienza di acquisto.