Nuovi prodotti, successo nei mercati esteri e focus su altre nazioni, apertura verso la biodinamica, aumento degli agricoltori convenzionali che convertono i terreni al biologico, impegno sul mercato equo e solidale e sempre maggiore attenzione per un packaging plastic free. Questa la fotografia delle politiche produttive e commerciali di Brio scattata per myfruit.it da Luca Zocca, marketing communication consultant del marchio del gruppo Alegra.
Dall'ananas Dolcetto all'avocado siciliano
La cesta dei prodotti Brio e Alce Nero è sempre più varia. Nel 2020 si punta su un prodotto nato dalla cooperazione con l’Africa. Si chiama Dolcetto, ne abbiamo parlato l’anno scorso qui, ed è un ananas dal colore bianco e dal sapore molto dolce. Molta attenzione è poi riservata alla melagrana Chicchosa e al Caco Rojo Brillante mentre ora è tempo di asparago verde dalla Puglia, che incontra un ottimo riscontro in Austria, Germania e Scandinavia, e dalla Sicilia arriva lo zenzero biologico italiano. Dalla nostra isola maggiore arriverà a breve anche un avocado bio. Questi alcuni dei prodotti su cui fa il punto il marketing communication di Brio.
Numeri positivi: 75 milioni di fatturato
Il marchio veronese, nato nel 1993 grazie a 15 agricoltori che sposarono la visione biologica dell’ortofrutta, punta sull’innovazione, sono soci di Alce Nero fresco, e i conti danno ragione all’azienda. “Un fatturato da 75 milioni di euro, il 70% del prodotto nella Gdo – snocciola i dati Zocca – esportiamo il 35% in 27 paesi e lavoriamo molto a marchio private label per varie insegne”.
Alla ricerca di nuovi soci produttori
In quasi 30 anni è cresciuto il numero degli agricoltori: “Possiamo contare su 80 referenze tra stagionali e continuative grazie a 443 produttori italiani localizzati tra Veneto, Emilia-Romagna, Calabria, Sicilia e Campania che lavorano su 1.690 ettari, per una produzione di circa 35 mila tonnellate l’anno”. Numeri interessanti, ma si punta: “Ad allargare la base produttiva andando a cercare nuovi soci produttori oppure un’altra strada che percorriamo si basa sul rivolgerci al gruppo Alegra, ad Agrintesa dove tanti stanno superando il convenzionale”.
Dolcetto in vendita in Germania da Edeka
Al traguardo biologico si accompagnano gli obiettivi sociali come nel caso di Dolcetto: “Frutto di un progetto equo e solidale – sottolinea Zocca -, diamo supporto alla cooperativa formata da circa 1.300 agricoltori togolesi”. C’è sempre più spazio per il green anche su questo progetto plastic free. Sul fronte commerciale: “Dolcetto è in commercio dal 10 febbraio nei supermercati Edeka in Germania”. Per i prodotti Brio c’è una forte domanda dall’estero, la Germania è il primo mercato poi seguono la Francia e i Paesi Scandinavi che richiedono altissima qualità con una forte attenzione verso i prodotti biodinamici a certificazione Demeter. Ma oltre l’Europa la rotta è anche verso il Sudamerica, a iniziare dal Brasile. Infine sul fronte comunicazione il gruppo si è dotato di un magazine: Buon Italia.