Due i temi al centro della prima giornata (ieri) dell'Interpoma Congress in versione streaming: il rapporto tra produttore e consumatore e la sostenibilità delle produzioni. A fare da fil rouge, la trasparenza: chi acquista mele, ha cognizione dell'impatto ambientale reale delle attività agricole? Sembrerebbe di no, e il motivo di questa mancanza è ben preciso: “L'agricoltura ha un gap da colmare in termini di comunicazione verso l'esterno”, ha sintetizzato Arnold Schuler, assessore all'Agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano.
“Su una nave che traballa, resta in piedi solo chi si muove”
Slogan pubblicitari quali “le cose buone sono fatte con amore”, “lasciamo fare alla natura”, secondo Christian Joseph, fondatore dell'agenzia di public relation Panama, danneggiano il rapporto tra produttore e consumatore. E questo perché innescano in quest'ultimo “aspettative romanticheggianti nei confronti del mondo agricolo”. Aspettative che, per Joseph, vengono puntualmente disattese dai mezzi di informazione i quali contribuirebbero a creare una visione negativa e distorta dell'agricoltura: “Le cattive notizie – ha spiegato – si vendono meglio di quelle buone. E una cattiva notizia proveniente dal settore agroalimentare ha una cassa di risonanza enorme: tutti sono interessati a ciò che mangiano”.
E allora cosa fare per interrompere questo circolo vizioso? Joseph auspica la collaborazione trasparente tra produttori e stampa: i primi, se le informazioni circolate sono prive di fondamento e faziose, non devono temere di chiedere eventuali correzioni; i secondi devono approfondire la notizia e, nel caso, rettificare.
D'accordo sul necessario cambiamento nel modo di comunicare l'agricoltura e i suoi prodotti anche il produttore Wilhelm Kremer-Schillings: “Occorrono informazioni efficaci per indirizzare le scelte del consumatore – ha ricordato – Se prima di entrare in un supermercato è chiaro cosa acquistare e perché, al momento dell'acquisito si viene colti da una sorta di schizofrenia. Una comunicazione chiara e non equivoca può aiutare a non sbagliare” .
In altre parole, occorre trasparenza: “Dovremmo scrivere sul packaging delle mele che sono prive di lattosio, prive di organismi geneticamente modificati – ha concluso – Il rapporto tra mondo produttivo e quello consumer è a rischio, occorre modificare la comunicazione: se una nave traballa, resta in piedi solo chi si muove”.
Alto Adige, il frutteto d'Europa ad alto tasso di biodiversità
“Si smetterà di demonizzare l'agricoltura – ha esordito Arnold Schuler, assessore all'agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano – se i produttori riusciranno a dimostrare che dove si coltiva, anche se le pratiche sono intensive, c'è biodiversità: per tale motivo, l'obiettivo dell'Alto Adige è diventare il frutteto d'Europa ad alto tasso di sostenibilità”. Nella pratica, il territorio sarà oggetto di un progetto basato su tre elementi cardine: difendere gli habitat esistenti, creandone anche di nuovi; intervenire, aumentandola, sulla biodiversità di ogni singolo habitat; valorizzare la biodiversità del suolo: “Per testare la bontà degli interventi occorrono dati misurabili – ha precisato l'assessore – Siamo quindi partiti dall'indice di naturalità dei nostri territori: andremo a migliorarlo soprattutto nei fondo valle, che sono le aree più critiche“. Il progetto non coinvolge la singola azienda agricola, ma il territorio produttivo nel suo complesso: siepi, arbusti, inerbimento tra i filari, cumuli di pietre, ausili per la nidificazione di alcune specie, pacciamatura, incremento dell'impiego di concimi organici a scapito di quelli di sintesi, sono alcuni degli investimenti previsti: “Partiremo con un progetto pilota – ha puntualizzato Schuler – per poi estenderlo, una volta che avremo certezza dei risultati, a tutto l'Alto Adige”.
Quanto agli investimenti, l'assessore sa già come ammortizzarli: “Con l'incremento della biodiversità – ha concluso – crescerà anche il valore aggiunto delle nostre mele. Le quali, quindi, spunteranno prezzi più alti sul mercato, ripagando così gli sforzi”.
Iterpoma Award, appuntamento a Bolzano
La tradizionale assegnazione degli Interpoma Award quest'anno è stata rimandata: gli organizzatori hanno preferito rinviare l'evento alla fiera in presenza del prossimo anno e pertanto si possono inviare le candidature fino al 31 agosto 2021. L'appuntamento è a Bolzano, dal 4 al 6 novembre 2021.