Il pistacchio di Raffadali (Agrigento) ce l’ha fatta. Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 99 del 22 marzo 2021 è stata registrata la denominazione Pistacchio di Raffadali Dop che, nel comparto cibo, è la numero 173 delle dop italiane e la numero 313 nel totale delle indicazioni geografiche agroalimentari dell'Italia. La nuova registrazione appartiene alla Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati.
Con la registrazione della nuova dop, l'Italia arriva quindi a vantare 173 Dop, 137 Igp e 3 Stg, ai quali si aggiungono 526 prodotti vitivinicoli, per un totale di 839 denominazioni. Con le 34 indicazioni geografiche delle Bevande Spiritose, si arriva a un totale di 873 Indicazioni Geografiche.
La Sicilia ha in totale 69 denominazioni Dop e Igp – di cui 38 del comparto Cibo e 31 del comparto Vino – considerando anche le tre 3 Stg riconosciute in tutto il territorio nazionale. La Denominazione di origine protetta pistacchio di Raffadali Dop è riservata al prodotto, in guscio, sgusciato o pelato, delle piante della specie botanica «Pistacia vera», cultivar «Napoletana», chiamata anche «Bianca» o «Nostrana», innestata su «Pistacia terebinthus», volgarmente chiamato Scornabeccu.
Il pistacchio di Raffadali Dop è caratterizzato da una forma allungata e da un colore verde. Il sapore è dolce, gradevole e pronunciato ed è molto ricco di olio.
La zona di produzione ricade all'interno dei confini dei seguenti Comuni della provincia di Agrigento: Raffadali, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Agrigento, Cianciana, Favara, Racalmuto, Sant'Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Cattolica Eraclea, Casteltermini, Santo Stefano Quisquina, Aragona, Comitini, Grotte, Montallegro, Alessandria della Rocca, Siculiana, Realmonte, Naro, Porto Empedocle, Castrofilippo, Campobello di Licata, Ribera, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Camastra; Montedoro e Serradifalco in provincia di Caltanissetta, nella regione Sicilia.
Il pistacchio di Raffadali Dop può essere immesso al consumo in sacchi di tessuto e/o altro materiale idoneo, fino al peso di 25 kg; per il prodotto in guscio, sgusciato o pelato destinato al consumatore finale, in idonee confezioni trasparenti o con finestra trasparente che consenta di vedere il prodotto.