19 aprile 2021

Nocciole: in Piemonte è iniziata la conta dei danni da gelo

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L’ondata di freddo proveniente dalla Groenlandia – che nei giorni scorsi ha investito gran parte d’Italia – ha fatto numerosi danni anche all’agricoltura piemontese, tra cui ovviamente i noccioleti, nei quali si produce la prestigiosa Nocciola Piemonte Igp.

Myfruit.it ha interpellato per un primo bilancio il presidente del Consorzio Nocciola Piemonte Igp, Sergio Lasagna, che il 20 maggio prossimo lascerà il suo incarico per il rinnovo dell’intero consiglio del Consorzio.

“Il danno indubbiamente c’è stato – spiega Lasagna – e in alcune zone è stato segnalato già al 50%. Tuttavia, è ancora presto per fare delle stime, perché siamo ancora in fase di valutazione. Del resto, il nocciolo da questo punto di vista richiede più tempo per valutare rispetto ad altre varietà frutticole, perché anche se il frutto rimane sulla pianta, può essere vuoto al suo interno. Quello che possiamo dire al momento è che la parte apicale di molte foglie è bruciata. Resta da capire, appunto, se il frutticino ha patito questo stress”.

La gelata tardiva è arrivata in un periodo molto delicato. “Tra aprile e maggio – prosegue Lasagna – per il nocciolo è in corso la fecondazione, quindi la pianta è particolarmente sensibile. Bisognerà vedere anche quanto abbondante sarà il fenomeno della cascola nei primi giorni di agosto, poco prima del periodo della raccolta. Molto spesso, infatti, la cascola è generata da gelate o da piogge abbondanti verificatesi in precedenza. In ogni caso, le segnalazioni per i danni subiti sono già in corso. Come avviene in questi casi, il produttore segnala il problema al proprio Comune, che poi provvederà a inoltrare la segnalazione alla Regione”.

Al momento, non si possono peraltro definire zone in cui il fenomeno ha colpito di più o di meno. “Secondo quanto ci risulta – spiega Lasagna – le gelate hanno colpito un po’ a macchia di leopardo, probabilmente a seconda delle correnti d’aria. Un po’ tutti i comuni del Consorzio sono stati quindi interessati dal fenomeno, a prescindere dall’altitudine degli stessi”.

Con queste premesse, si può già prevedere un rialzo dei prezzi? “Al momento – conclude Lasagna – è ancora molto presto per dirlo. Attualmente le quotazioni sono stabili, anche perché per varie ragioni, non ultima la questione Covid, ci sono ancora scorte di prodotto. Questo aspetto si vedrà quindi più avanti”.

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