09 novembre 2022

Frutta in guscio: nuovo progetto da 19 milioni

88

La Op Il Noceto, nella sua qualità di capofila del progetto cui partecipano come beneficiari diretti o indiretti le società New Factor, Agro Noce, Guidi di Guidi Giuliano & c, Francesco Ciani Bassetti & c, Società Agrivit, società agricola Porto Felloni di Salvagnin Luciano & c, Principi di Porcia e Brugnera, Fertilia, Colombarini Luca, Borgoluce Billotto, Liasora, Fondazione per la ricerca l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese; Farzati, Agrintesa, La Diamantina, Noci Delta Po, ha presentato al ministero dell'Agricoltura e sovranità alimentare un progetto per 19 milioni di euro di investimenti, di cui otto nel Veneto e otto in Emilia Romagna.

L’accordo ha lo scopo di aggregare in forma organica e duratura alcune aziende delle regioni Veneto, Emilia Romagna e Piemonte rappresentative della filiera nel segmento della produzione agricola, della trasformazione e della commercializzazione delle principali tipologie di frutta in guscio, ed in particolare noce e nocciole, promuovendo investimenti in grado di contribuire allo sviluppo territoriale del settore finalizzati al miglioramento tecnico, produttivo e organizzativo della filiera.

Il principale obiettivo dell’accordo e degli investimenti programmati è individuabile nell’offerta di una risposta concreta alle criticità e alle problematiche che affliggono il settore al fine di renderlo più competitivo nell’affrontare il mercato, sostenendo la reddittività delle aziende agricole e aumentando il valore aggiunto delle stesse.

In sintesi, gli obiettivi strategici del presente accordo e quelli legati alla realizzazione del progetto di filiera sono i seguenti: favorire e valorizzare lo sviluppo delle imprese della filiera agroindustriale della frutta a guscio creando sinergie basate sulla nascita e lo sviluppo di una intesa pluriennale; consolidare e stabilizzare le opportunità di reddito e di remunerazione della parte agricola della filiera, orientandola a produzioni sostenibili; migliorare il posizionamento sui mercati per meglio rispondere alle esigenze dei consumatori in materia di salubrità e tracciabilità delle produzioni; favorire il conseguimento degli obiettivi della Transizione ecologica sullo scenario di medio e lungo termine; promuovere una razionale e sostenibile produzione con coltivazione incisivamente meccanizzata, anche utilizzando tecnologie agrarie e di fertirrigazione di tipo 4.0 e satellitari; favorire la realizzazione di interventi che garantiscano l’eccellenza qualitativa della produzione e dei relativi metodi di coltivazione sostenibili e della sua tracciabilità; favorire la condivisione di best practice e di know-how tecnico per rispondere alle mutevoli esigenze produttive e al cambiamento climatico; favorire l’innovazione e lo sviluppo sostenibile del settore attraverso azioni dedicate di R&S di interesse generale, svolte in collaborazione con organismi istituzionali di ricerca;

Oggetto del presente accordo è la frutta a guscio nello specifico le tipologie di noce e nocciole. In riferimento alle noci le principali varietà interessate sono principalmente le Lara del Veneto e le Chandler dell’Emilia Romagna, molto apprezzate e richieste dal mercato. I metodi di coltivazione adottati vedono in larga parte l’adozione di sistemi di agricoltura convenzionale, con un’attenzione particolare al tema della sostenibilità ambientale e all’uso efficiente e razionale delle risorse, tuttavia una quota non trascurabile di superfici, soprattutto per quanto riguarda le aziende dell’Emilia Romagna è condotta secondo i metodi dell’agricoltura biologica.

Allo stesso modo le nocciole interessate dal progetto sono di qualità top di gamma per l’utilizzazione nell’industria dolciaria. Nel dettaglio si tratta della Tonda Gentile Trilobata, autoctona dell’Alta Langa e la Tonda di Giffoni, la varietà italiana più performante a livello internazionale. L’intera produzione interessata rispetta i principi dell’agricoltura biologica, senza ricorrere alla chimica ma favorendo tecniche agronomiche ecosostenibili.

Fonte: Op Il Noceto

Potrebbe interessarti anche