Grande soddisfazione tra gli operatori del comparto della frutta secca all’edizione 2023 del Sigep, il salone della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali in corso a Rimini Fiera fino a mercoledì.
Marco Maietta (nella foto) titolare di Noccioro (Avellino), azienda specializzata nella coltivazione e lavorazione di nocciole di varietà Giffoni (per il 70%) e Mortarella, spiega: “Siamo molto soddisfatti di questa edizione della fiera. Stiamo vedendo che la scelta che abbiamo fatto di puntare sulla qualità, si sta dimostrando un valore. La nostra azienda può contare su 20 ettari di noccioleto, già da tre anni convertiti a biologico. Quest’anno abbiamo implementato la proposta delle nostre creme spalmabili, tutte al 45% di nocciola, aggiungendo alla Classica, alla White (senza cacao e burro di cacao) e alla Dark (senza lattosio), anche quella al Rum, con un grado alcolico inferiore a 3. Commercializziamo i nostri prodotti (semilavorati) in tutta Italia e all’estero. Tra i Paesi più ricettivi oltre confine, ci sono Spagna e Germania.
Molto buono anche il bilancio arriva dal Gruppo Fontana di Cravanzana, specializzato nella trasformazione di Nocciola Piemonte Igp. “Nel corso del 2022 – spiega l’amministratore delegato Danilo Fontana – abbiamo aumentato i quantitativi lavorati di 10mila quintali, incrementando di circa un terzo il nostro fatturato rispetto all’anno precedente. Abbiamo due linee di lavorazione all’avanguardia, in grado di lavorare 60 quintali l’ora.
Sempre dal Piemonte, arrivano buone sensazioni anche da Cascina Valcrosa di Lequio Berria (Cuneo), nonostante un’annata 2022 da dimenticare dal punto di vista produttivo. “In Alta Langa, dove ci troviamo noi – spiega il titolare Silvano Bruna – abbiamo raccolto nell’ultima campagna solo il 35% rispetto a una produzione normale. Sempre nel 2022 ci siamo comunque certificati biologico e stiamo quindi facendo trasformazione con due diverse linee: una bio, con il nostro prodotto, e una convenzionale, con nocciole che acquistiamo. Attualmente, commercializziamo il 40% della nostra offerta in Italia e il 60% all’estero, dove abbiamo stabilito diversi contatti, dalla Francia alla Spagna, ma anche in Israele, Corea del Sud, Australia e Usa”.
Annata difficile in campagna, ma soddisfacente dal punto di vista commerciale anche per la Noccioleria di Benevello (Cuneo). Il titolare Saverio Rapalino ha infatti rilevato: “Nell’ultima annata la produzione si è ridotta di circa un 30-40% rispetto alla norma. La siccità persistente ha creato anche problemi di pelabilità e di calibro. La qualità, tuttavia, è eccellente. La cosa positiva, per quanto ci riguarda, è che abbiamo notato che, in un momento in cui gli acquisti sono in linea generale molto più oculati, viene premiata la nostra scelta di puntare sull’alta qualità dell’offerta. Proprio per mantenere questo rapporto diretto con l’utilizzatore dei nostri prodotti, abbiamo anche ingrandito la nostra azienda, portandola oggi a 52 ettari di noccioleto”.