13 giugno 2016

Italmercati. Niente fiere nel 2017. “Situazione paradossale”

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Anche Italmercati decide di smarcarsi dall’affaire fiere ortofrutticole, che ormai da qualche anno vede più enti fieristici proporsi con un proprio format. In particolare Milano e Verona, che proprio il mese scorso hanno annunciato la nascita di una nuova manifestazione, sintesi delle rispettive Fruit Innovation e Fruit & Veg System, dal nome Fruit & Veg Innovation.

Dopo Assomela, che il 12 maggio scorso ha annunciato la rinuncia da parte del mondo melicolo italiano alla partecipazione delle prossime due fiere in programma a maggio 2017 praticamente nello stesso periodo – Macfrut dal 10 al 12 maggio a Rimini, Fruit & Veg Innovation a Milano dal dall’8 all’11 maggio – ora arriva anche da una parte consistente del mondo dei mercati all’ingrosso ortofrutticoli italiani, vale quello rappresentato da Italmercati Rete d’Imprese che riunisce quelli di Roma, Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Napoli e Cagliari, la decisione di farsi da parte.

Fabio Massimo Pallottini

Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati Rete d'Imprese

In una nota Italmercati fa sapere, infatti, che il Comitato di gestione, riunitosi venerdì 10 giugno, ha deliberato su proposta del presidente Fabio Massimo Pallottini, di non partecipare ad alcuna fiera di settore in Italia nel 2017. Una “risposta critica – si legge –  ad un sistema fieristico che non riesce a fare sintesi e come elemento di pressione verso la politica”. Da qui anche l’appello ai ministri Maurizio Martina, a capo del dicastero dell’Agricoltura, e Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, affinché, nell'interesse del sistema ortofrutticolo nazionale, si ponga fina ad una situazione definita “paradossale“.

Impossibile scegliere una delle due, quindi, secondo Italmercati, considerando anche il fatto che nel 2017 Macfrut e Fruit & Veg Innovation si svolgeranno nello stesso mese, maggio, con una parziale sovrapposizione di date. “Una situazione del genere è difficile persino da immaginare – conclude Pallottini -, se poi dovesse davvero verificarsi metterebbe il sistema ortofrutticolo italiano in seria difficoltà e ci porrebbe in grave imbarazzo verso fornitori e clienti esteri”.

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