17 marzo 2020

Decreto “Cura Italia”, ecco le misure per l’agricoltura

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Un fondo da 100 milioni di euro a sostegno delle imprese agricole e per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca; uno stanziamento di 100 milioni  per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca; aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac a favore degli agricoltori, per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro.  E ancora: cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro; indennità per i lavoratori agricoli a tempo determinato; aumento del Fondo indigenti di 50 milioni di euro per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari, che si aggiungono ai 6 milioni dei giorni scorsi destinati all’acquisto di latte crudo, in accordo con il Tavolo ‘Spreco alimentare'; sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie; rafforzamento del Fondo per la promozione dell'agroalimentare italiano all'estero.

Sono queste le misure destinate alla filiera alimentare previste nel Decreto legge “Cura Italia” approvato oggi dal Consiglio dei ministri, alle quali si aggiungono quelle di carattere generale relative ai lavoratori, alla sospensione di versamenti tributari, previdenziali e assistenziali. Come i 100 euro per le lavoratrici e i lavoratori che continuano a lavorare nel mese di marzo, tra cui tutti quelli della filiera alimentare. E il sostegno alle famiglie, dai congedi parentali straordinari ai voucher baby sitting.

Liquidità e sostegno a lavoratrici e lavoratori, imprese, persone più fragili con l’ampliamento del Fondo indigenti: sono le direttrici lungo cui ci siamo mossi per garantire la filiera in questo momento essenziale al Paese insieme a quella sanitaria”, ha spiegato la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova. “Abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo – ha concluso – Il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera alimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare”.

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