03 giugno 2020

Maltempo, torna la grandine in Puglia

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“Ciliegie spaccate dalla grandine e buttate a terra dal vento, vigneti falcidiati dal maltempo, ortaggi sott'acqua per l'allagamento dei campi, alberi da frutto con i rami spezzati: l'agricoltura pugliese si risveglia con le ossa rotte dopo un fine settimana che, in alcuni casi, è riuscito a spazzare via il lavoro di un anno”. A fare la fotografia dei danni causati dal maltempo è Raffaele Carrabba, presidente regionale di Cia-Agricoltori Italiani della Puglia, che ha raccolto le segnalazioni arrivate tra sabato e domenica scorsi.

“Particolarmente impressionante – spiega – il video girato da un agricoltore di Ruvo (vedi qui sotto), con le immagini della violenta grandinata che si è abbattuta su un ciliegeto. Impressionanti anche le immagini arrivate da Soleto, nel Salento, con i cumuli di grandine ammassati lungo le strade e i chicchi di ghiaccio a invadere i campi”.

Pioggia, grandine e vento, osserva Carrabba, “si sono abbattuti a macchia di leopardo e con gravità differente su tutta la Puglia, dalla Capitanata alla Bat, dal Barese alle province di Brindisi, Taranto e Lecce. Per molti agricoltori, quest'ultima calamità in ordine di tempo assume contorni drammatici, anche perché le conseguenze del maltempo vanno a sommarsi a una stagione già funestata da un inverno siccitoso e dalle gelate tardive che colpirono la Puglia lo scorso marzo”.

Secondo la Cia-Agricoltori Italiani della Puglia, “il Governo nazionale e l'Europa devono convincersi che, per uscire dal ciclo maledetto degli ultimi 5-6 anni, occorrono riforme radicali, soprattutto per quanto riguarda la facilitazione dell'accesso alle risorse e a un sistema delle assicurazioni calato sulla nuova e drammatica realtà dei cambiamenti climatici”.

Da sud a nord, la grandine ieri è arrivata anche in Veneto, in particolare nel Feltrino. Chicchi di ghiaccio grossi come noci si sono abbattuti su ortaggi e campi coltivati nei comuni di Sedico, Santa Giustina, Cesio, Pedavena. Nel tardo pomeriggio una violenta grandinata ha scosso le coltivazioni della zona: vigneti, orti e campi coltivati a estensive. Una furia durata 15 minuti con un'intensità tipica di un'acquazzone estivo. Disagi per i cittadini e preoccupazione tra gli agricoltori del territorio. Coldiretti segnala che sono in corso i rilievi del caso: “Di fronte ai cambiamenti climatici occorre tenere conto dell'andamento bizzarro del meteo – commenta Gabriele Marcolina, presidente Associazione agrimercato campagna amica Belluno – che colpisce le imprese agricole, sconvolgendo i cicli stagionali, in particolare quest'anno difronte a un inverno anomalo e una primavera con temperature bollenti”.

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