Anche da Giffoni Valle Piana (Salerno), uno dei territori corilicoli più vocati d’Italia, arriva una testimonianza riguardo i costi insostenibili raggiunti negli ultimi tempi dai premi assicurativi per le nocciole. Dopo le considerazioni rilasciate nei giorni scorsi da operatori del Viterbese, che raccontavano una situazione analoga, myfruit.it ha interpellato Mario Russo, che ha la propria azienda a Giffoni Sei Casali (Salerno).
“L’annata 2022 – rileva l'imprenditore – per quanto ci riguarda è da dimenticare. Nonostante infatti una quantità discreta (ma non buona perché una giornata di forte vento nel luglio scorso ha provocato la perdita di circa il 30% della produzione), i prezzi sono crollati e i costi di lavorazione sono triplicati. Dai 3,90 euro il chilo all’ingrosso che percepivamo nel 2021, siamo infatti passati a 2,80-2,90 euro il chilo. Una quotazione decisamente fuori mercato, se si considera che, contestualmente, i listini di gasolio, concime e antiparassitari in alcuni casi sono perfino triplicati”.
Russo, peraltro, non intravede prospettive rosee per la sua zona. “Se la situazione continua in questo modo – prosegue – vedo molto difficile il futuro della corilicoltura, specialmente nelle aree di montagna. Verrebbe anche a mancare, oltre che l’aspetto economico, anche un importante presidio per il territorio dal punto di vista idrogeologico”.
Ma non è tutto. “Sebbene ci sia chi spinga a fare assicurazioni per coprire danni da maltempo come quelli che abbiamo registrato nello scorso luglio – conclude Russo – oggettivamente oggi non è conveniente. I preventivi che ho chiesto variano dai 1.200 ai 1.500 euro l’ettaro. Insomma, anche se subisco 40 quintali di danno, resta non conveniente assicurarsi. Per piccole e medie realtà produttive – chiude sarcasticamente Mario Russo – credo che convenga pregare e sperare”.