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19 luglio 2024

Benvenuto Morisca, ficodindia di Sardegna

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Cinque anni fa abbiamo scritto di piccole iniziative di valorizzazione del ficodindia sardo, oggi registriamo progetti  su scala più grande che giungono a maturità. In produzione. Una buona notizia per il frutto presente ovunque in Sardegna, ma scarsamente valorizzato dal punto di vista commerciale. Nella Gdo, infatti, è comune trovare esposto in reparto il lavoro dei cugini siciliani. Con il brand Morisca. Ficodindia di Sardegna di Vito Fiori sta cambiando qualcosa. L'ex giornalista ora imprenditore agricolo dopo il primo anno di raccolta sta potenziando i quantitativi prodotti. 

L'impianto più grande dell'isola

In Sardegna si contano circa una cinquantina di ettari dedicati a ficodindia ma si tratta di piccole impianti. Il più esteso è quello di Morisca che arriva a quattro ettari. "Me lo hanno confermato. Si tratta di 1.600 piante, 1.200 in produzione. La stima su questo secondo anno di raccolta  è di circa 15/20 tonnellate con diverse varietà. I colori giallo, rosso e bianco, il giallo di Orosei, poi alcune pale arrivate dalla Sicilia e da altre regioni storiche della Sardegna. Materiale che ho selezionato con i tecnici di Agris (l'ente di ricerca regionale, ndr) che hanno fornito una buona assistenza". 

Merito anche degli impianti sperimentali regionali. "Ci sono anche pale di Villacidro, dall' impianto di Gianni e Peppino Podda che hanno iniziato nel 1998 con delle pale portate dalla Sicilia". 

Tra due anni si arriva a 60 tonnellate 

Tra un paio d'anno la produzione sarà a regime con 60 tonnellate di prodotto. "Curo attentamente le piante, diradando le pale, uso concimi naturali e l'irrigazione. Il ficodindia ha necessità di poca acqua, ma se non piove per dei mesi è un problema. Per fortuna c'è l'acqua del consorzio con riserve idriche a sufficienza".

Occupare una quota di mercato del 30-40 per cento

Vito ha fatto le proiezioni sul mercato: "A pieno regime sono in grado di raggiungere una quota del mercato isolano del 30-40% oggi dominato dal prodotto siciliano. Loro hanno migliaia di ettari dedicati, i consorzi e lo lavorano bene". Ma è un peccato non offrire il prodotto locale ai turisti ma anche ai residenti.

Verso la IV gamma 

Si lavora e si investe a iniziare da "una macchina despinatrice che permette di migliorare la performance aziendale. Il passo successivo è acquistare macchine sbucciatrici per intercettare le nuove tendenze ovvero l'abitudine dei consumatori di avere un prodotto pronto da mangiare". Un gustoso Morisca Ficodindia di Sardegna fresco, sbucciato e pronto da degustare. "Ho caratterizzato il brand con il nome Sardegna perché sinonimo di qualità". 

Un prodotto apprezzato. "L'anno scorso ho lavorato bene con alcune delle insegne della Gdo presenti in Sardegna: Crai, Iperpan, Conad e alcuni grossisti del Nord e del Sud Sardegna". Buon inizio, ma c'è ancora tanto mercato da conquistare. 


 

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