Politiche agricole

27 settembre 2024

G7, Lollobrigida: "Obiettivo fame zero, largo ai giovani"

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“Benvenuti a Siracusa, sono orgoglioso di ospitarvi in Sicilia". Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha aperto i lavori del G7 Agricoltura.

"Questa terra esprime al meglio la storia, la cultura e le tradizioni della nostra nazione - ha proseguito - e ci offre il contesto ideale per discutere del futuro del settore agroalimentare". 

"Vorrei, innanzitutto, esprimere il mio personale ringraziamento a tutte le delegazioni presenti, ai membri del G7, alla Commissaria Josepha Sacko ai Ministri e ai Capi delegazione di Algeria, Angola, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenia, Mauritania, Senegal, Sud Africa, Tunisia, Uganda e alle organizzazioni internazionali per aver accolto il mio invito a partecipare al G7 Agricoltura”.

Obiettivo fame zero

“Il Forum di ieri - ha spiegato il ministro - ci ha fornito importanti spunti di riflessione e, insieme alla riunione odierna, è un ulteriore passo per rafforzare la cooperazione tra i membri del G7 e il continente africano".

"La Presidenza italiana, in continuità con le precedenti presidenze del G7, ha voluto concentrare l’attenzione sull’avanzamento degli sforzi per rendere l’agricoltura e i sistemi alimentari più sostenibili e resilienti, considerando i principali fattori di insicurezza alimentare”. 

“Abbiamo, quindi, scelto come aree prioritarie - ha precisato - la scienza e l’innovazione in agricoltura per l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici, le giovani generazioni come agenti di cambiamento in agricoltura, la pesca sostenibile e l’acquacoltura e i contributi del G7 allo sviluppo dell'agricoltura in Africa".

"Auspico che dal confronto emerga una comunione d’intenti e di impegni verso sistemi agricoli e alimentari sempre più sostenibili in grado di raggiungere l’obiettivo fame zero”.

Agricoltura profondamente radicata nella storia

“L'agricoltura è profondamente radicata nella storia e nella cultura del mio Paese - ha analizzato Lollobrigida - Tuttavia, negli ultimi anni, il numero di giovani che entrano nel settore agricolo è in costante calo". 

"L'età media degli agricoltori è superiore ai 55 anni. I giovani spesso affrontano barriere significative all'ingresso, tra cui un accesso limitato alla terra, elevati costi di avviamento e una mancanza di reti di supporto sufficienti. Inoltre, c'è una percezione prevalente che l'agricoltura non sia un percorso di carriera praticabile, pertanto le giovani generazioni sono spesso attratte dalle aree urbane e da altri settori dell'economia”.

Misure per i giovani

“Il governo italiano all'interno del Piano strategico nazionale per l'agricoltura ha incluso delle misure di intervento, volte ad incoraggiare e sostenere i giovani nel settore, tra cui incentivi finanziari e sovvenzioni per avviare e far crescere le attività agricole - ha riferito Lollobrigida - Il piano strategico nazionale prevede la promozione della formazione e dell'istruzione, per aumentare la produttività, ridurre l'impatto ambientale, aumentando anche le competenze manageriali”. 

“Inoltre - ha aggiunto - vengono offerti vantaggi fiscali e tassi di interesse più bassi sui prestiti per ridurre ulteriormente le barriere finanziarie. In materia di formazione i ragazzi italiani possono contare su 260 Istituti agrari che sono presenti su tutto il territorio nazionale". 

"Rimuovendo le barriere e offrendo opportunità, possiamo ispirare più giovani a vedere l'agricoltura come un percorso di carriera praticabile e gratificante anche dal punto di vista economico”.

“La presenza dei giovani in agricoltura è importante - ha sottolineato il ministro - È utile conoscere le politiche e le attività che i Paesi G7 stanno attuando per promuovere il ricambio generazionale, ma volevo sentire direttamente dalla voce dei nostri giovani quali sono le loro necessità e i problemi quotidiani che si trovano ad affrontare”. 


Fonte: Masaf

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