Esplode una bomba su un camion. Siamo a Fondi. Parliamo, come riporta Il Messaggero, dell’azienda Guglietta Rita che si occupa di autotrasporti ortofrutticoli. I titolari dell’azienda ai carabinieri hanno detto di non aver subito minacce o intimidazioni.
La cronaca dell’attentato
Nella notte di dolcetto scherzetto (il 31 ottobre, ndr), poco dopo la mezzanotte, si muovono le ombre che infilano una bomba rudimentale nel vano che contiene la batteria in un camion parcheggiato nel piazzale dell’azienda di autotrasporto. L’esplosione viene sentita dai titolari dell’azienda che abitano a due passi. Il camion si salva grazie a una detonazione parziale dell’ordigno.
Questa la fotografia dei carabinieri della tenenza locale che con i colleghi della compagnia di Terracina hanno esaminato la scena del crimine in cerca di autore. Nessuna sottovalutazione da parte dei militati che hanno aperto e conducono le indagini. Sia perchè i danni potevano essere ben maggiori sia per diversi veicoli andati a fuoco negli ultimi mesi a Fondi. C’è da capire se c’è un filo che lega gli eventi.
La criminalità organizzata
Senza dimenticare che il mercato ortofrutticolo è stato interessato negli anni da una pesante infiltrazione della criminalità organizzata. Nei giornali nomi, cognomi e pure soprannomi di personaggi e famiglie interessate da indagini, processi e carcere. Un clima violento con storie di rapporti e relazioni con i clan dei Casalesi.
Emblematica la vicenda del commercialista Massimo Elesio Giordano nominato negli anni scorsi amministratore giudiziario della società La Suprema srl che contatta alcuni operatori locali per mandare avanti l’azienda sotto sequestro. Solo una ditta collabora, ma poi deve rinunciare. Troppo pericoloso il servizio. Una resa.