Per gli alimenti freschi, ortofrutta in primis, batteri, lieviti e muffe potrebbero non essere più un problema.
Enea ha infatti brevettato, in collaborazione con l'Università degli studi di Messina, un innovativo sistema che elimina velocemente i microrganismi, senza alterare la qualità del prodotto. Come? Bucandone la membrana.
L’innovazione nel dettaglio
Il sistema è infatti basato su campi elettrici pulsati (Pef - Pulsed electric field) che alterano temporaneamente le membrane cellulari, senza riscaldarle: in questo modo è possibile estrarre le molecole target dalle cellule, oltre che inattivare microrganismi dannosi per gli alimenti.
Per l’uso in esclusiva del brevetto, Enea ha creato lo spin-off Ar-Ios: al momento i ricercatori sono impegnati a sviluppare un prototipo del sistema, ma ci sono validi motivi per ipotizzare che l’innovazione possa avere applicazione reale e anche successo.
La nuova tecnologia può essere infatti applicata a diversi settori: in primis quello agroalimentare, per il quale sarebbe efficace sull'ortofrutta e non solo. Ma anche in campo medico, per esempio nei laboratori, dove consentirebbe la sanificazione istantanea degli strumenti.
Costi contenuti
“Con questo innovativo strumento sarà possibile fare un trattamento di conservazione alimentare che consenta una riduzione di consumo di energia termica compresa tra il 20 e il 40% rispetto ai trattamenti più diffusi - spiegano dallo spin-off - Nel settore alimentare la tecnologia è in grado di preservare le caratteristiche organolettiche di sapore e di colore e di prolungare la durata di conservazione di prodotti come carne, frutta, verdura latte, birra, zuppe e succhi, senza l’uso di conservanti chimici”.
“Il nostro brevetto, che puntiamo a fare diventare presto un prototipo industriale - aggiungono - usa una configurazione tecnologica altamente competitiva e si differenzia da quelle attualmente impiegate per la modularità avanzata che consente di adattare facilmente i livelli di tensione e frequenza degli impulsi semplicemente collegando più moduli base, garantendo così un facile upgrading del sistema”.
“I costi di produzione - concludono - sono ridotti grazie all’uso di dispositivi elettronici a basso costo e a un sistema altamente versatile che risponde in modo efficace a diverse condizioni di lavoro e applicazioni”.