I bambini che vivono in città correrebbero un maggiore rischio di sviluppare intolleranze alimentari nei confronti di arachidi, nocciole e crostacei. Ad affermarlo è uno studio della Northwestern University di Chicago pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Pediatrics e ripresa in questi giorni dal Corriere della Sera. Secondo questa ricerca, nelle metropoli l’ipersensibilità ai cibi sarebbe più frequente di 1/3 rispetto alla campagna. Lo studio è stato condotto su un campione di 40.000 “under 18”, tra bambini e ragazzi. Nel caso di intolleranza a nocciole e arachidi, poi, la prevalenza è doppia in città rispetto alla campagna (2,8% contro l’1,3%). Ignoti, al momento, sono i motivi per i quali si sviluppano queste intolleranze. Un’ipotesi al vaglio degli studiosi è che il contatto precoce dei bambini con batteri o altri microrganismi che si trovano naturalmente in ambiente rurale possa proteggere nei confronti dell’ipersensibilità ai cibi.
29 giugno 2012
Allergia da arachidi, più a rischio le città
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