Se il clima permette di far crescere e maturare prima frutta e ortaggi bisogna approfittarne per approdare in anticipo sui mercati. Dal reparto della Gdo al box del centro agroalimentare all'ingrosso.
Questa la strategia premiante (in pochi anni il fatturato è aumentato in modo significativo) di Verde mediterraneo. Una società agricola con sede a Vittoria (Ragusa), in Sicilia. Una delle capitali degli ortaggi italiani. Il responsabile commerciale Pietro Giudice spiega a myfruit.it l'evoluzione aziendale degli ultimi anni basata sulle primizie.
I cavoli per l'esportazione
Giudice parte nella narrazione da uno degli ultimi prodotti. "Commercializziamo crauti cavoli tondi e appuntiti. La raccolta avviene soprattutto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio". Un investimento recente.
"L’azienda ha ampliato la propria attività con l’acquisto di un terreno di tre ettari, dedicato alla coltivazione di questi ortaggi. Registriamo già dei risultati concreti, con l’acquisizione di nuovi clienti e un buon ritmo di vendita di cavolo cappuccio, sia nella varietà tonda che a punta in diversi mercati stranieri".
"Coltiviamo sotto serra e sotto rete - spiega il responsabile commerciale - ma abbiamo anche la possibilità di produrre all’aperto, grazie al clima favorevole della nostra zona, a differenza delle regioni del Nord". Un vantaggio.
"La stagione della nostra produzione locale si è conclusa e il mercato ora sta facendo riferimento ai cavoli d’importazione. Tuttavia, i risultati ottenuti finora confermano il successo di questa iniziativa e aprono prospettive interessanti per il futuro. Sfruttiamo il clima a nostro favore, proponendoci sul mercato quando è minore la concorrenza. Esportiamo nell'Europa dell'Est: dalla Slovenia all'Ungheria".
L'uva in reparto già da metà maggio
L'abbiamo scritto anche l'anno scorso delle uve sempre più in anticipo, a causa dei cambiamenti climatici che anticipano la raccolta. In questo modo si allunga la stagione ed è possibile presentarsi sul mercato quando il consumatore è disposto a spendere di più. Cresce il margine.
Le stime per quest'anno sono positive. "Noi coltiviamo le varietà Vittoria e Black Magic con seme e senza. Al momento siamo già con grappoli nella fase di bottoni fiorali separati e non riscontriamo nessun problema di infestazione da acari o cocciniglia o avversità patogeni. Abbiamo un'ottima germogliazione con poche gemme cieche nelle uve, con la raccolta prevista dal 10 giugno. Le uve anticipano e presentano gemme cieche con raccolta prevista dal 15 maggio, tutto sommato siamo nella media annuale". Quella dell'anno scorso.
Si è scelta la lotta biologica
Secondo Giudice un altro dato interessante è il metodo di coltivazione. "Nel rispetto della natura, infatti facciamo lotta biologica, usando insetti predatori utili per la coltivazione, in grado di azzerare l'impatto chimico e avere un prodotto controllato a residuo zero di pesticidi".
Elemento sempre più richiesto. In un mercato molto ampio. "Esportiamo nei paesi del Centro-est Europa ovvero Polonia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania e infine Europa centrale con Svizzera Germania e Francia".
Ripresa per i limoni, ma si tenta la differenziazione con il finger lime
Sui limoni c'è pessimismo, come l'anno scorso. "Solo in questi giorni sono aumentate le quotazioni, prima si era in perdita. Qui vicino hanno espiantato nei giorni scorsi 3mila piante. Difficile far valere la remunerazione. Anche con prodotto calibrato, a doppio stratto, spazzolato e con buccia edibile".
Per una maggiore marginalità si punta sulle novità: "Stiamo sperimentando il finger lime. E' andata bene con i mandarini che hanno raggiunto una quotazione di 0,80/0,90 euro".
Il futuro è esotico e ha i colori del dragon fruit
Le primizie - tra cavoli e uve - e i nuovi prodotti. Dopo il finger lime a Vittoria puntano sul Dragon Fruit. "Abbiamo preso contatti in Spagna, durante Fruit Attraction, con la Gdo europea e ottenuto un buon riscontro con le prime produzioni. Siamo all'inizio ma constatiamo un forte interesse. Anche qui riusciamo ad anticipare la raccolta e con pochi giorni di viaggio si riesce ad essere presenti anche prima del prodotto via aerea. Questa referenza è sempre più richiesta nel Nord Europa grazie anche alle tendenze della cucina e nei tanti ristoranti etnici".
Una strategia che punta sul tempo anche in questo caso vista la vicinanza a quei mercati che per il prodotto premium devono far riferimento alla referenza che arriva via aerea. In pochi giorni dalla Sicilia si riesce a presenziare nei reparti del Nord ed Est Europa. Sarà presentata alla imminente edizione di Macfrut a Rimini.