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02 ottobre 2024

Candine, Fornari: "Ci aspettiamo un futuro molto dinamico"

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Arrivano sempre più responsi positivi dai campi sul progetto Candine, l’innovativa mela club di Apofruit che oggi conta già 200 ettari messi a terra in diverse regioni italiane, ma che in prospettiva può arrivare ad aumentare sensibilmente le superfici.

A fare il punto della situazione è Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit, in seguito a due Candine days in provincia di Trento e di Rovigo, rispettivamente nelle aziende Bottura Giuseppe e Figli alla quinta foglia, e Crema Andrea e Lucio di Giacciano con Baruchella, alla terza foglia. 

“Pochi anni fa quello di Candine era solo un progetto sulla carta, seppur molto promettente – spiega Fornari – ma oggi lo possiamo confermare, tra le innumerevoli varietà presenti oggi sul mercato, questa mela ha davvero caratteristiche eccezionali, che la candidano a un futuro molto dinamico”.

Perché piace Candine

Candine, infatti, offre al produttore diverse caratteristiche ottimali, come il periodo di raccolta a partire a partire da metà settembre, una buona resistenza alla ticchiolatura, un'ottima pezzatura e un'elevata percentuale di prodotto di prima qualità, che si attesta in media all'80%, rispetto al 50% della Fuji, di cui è una discendente. 

La varietà, inoltre, non presenta alternanza nella produttività e i suoi frutti si distinguono per un'elevata brillantezza. Oltre alle sue qualità in campo, Candine è apprezzata dal consumatore per sua la croccantezza, la dolcezza, la succosità e l'aroma, unite a una notevole shelf-life.

“Ciò che rende unica questa mela, e che ne fa un progetto molto valido anche in ottica futura, sono le sue qualità intrinseche anche nel post raccolta – aggiunge Fornari – Rispetto a molte altre cultivar, infatti, è pronta per il consumo appena colta dalla pianta, e non necessita quindi di essere affinata in frigorifero". 

"Inoltre - conclude Ernesto Fornari - se correttamente conservata, può essere commercializzata fino a maggio. Insomma, quello che sembrava un buon progetto, e che oggi conta già 200 ettari in diverse zone d’Italia – adattandosi perfettamente a vari ambienti, dalla pianura alla montagna – sta rivelando risultati ben oltre le nostre aspettative. Molti produttori, soci della nostra Op e non solo, hanno potuto constatarlo durante i recenti Candine days, visitando impianti alla terza e alla quinta foglia”.

Fonte: Apofruit

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