Frutta a guscio ed essiccata

18 ottobre 2024

Castagne, pubblicate le quotazioni per l'area sud

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Pubblicate nei giorni scorsi le quotazioni per l’acquisto di castagne all’ingrosso nell’area del sud Italia. Per pezzature 61/65 il prezzo è di 2,90 euro il chilo. Si arriva anche a 3,50 euro per pezzature 50/55 mentre, per quelle 101/105, si scende fino a 0,70. 

“Alla luce dell’annata sana che stiamo vivendo, si tratta di prezzi coerenti che possono remunerare in maniera adeguata il produttore e che, allo stesso tempo, garantiscono un giusto ritorno anche a chi le commercializza”, commenta Luca Angeli, titolare e amministratore di Lunica – Ortofrutticola del Mugello. 

Un'azienda che, posta ai piedi dell’Appennino tosco-romagnolo, da quattro generazioni si occupa di produzione e trasformazione di castagne e marroni. Nello stabilimento di Vicchio, Lunica punta alla valorizzazione di prodotti come il marrone fiorentino, le farine macinate a pietra, i marroni essiccati e altri trasformati recuperati da antiche ricette della tradizione contadina. 

Ogni anno l’azienda lavora e distribuisce circa 5.000 quintali di castagne e marroni, per lo più destinati alla Gdo ma, in parte, anche trasformati e commercializzati all’estero. 

L’annata 2023 era stata chiusa con prezzi anche più alti, ma la qualità non era quella odierna: “A conti fatti, quel surplus non pagava davvero il produttore - sottolinea Angeli - L’anno scorso il comparto ha sofferto a causa di attacchi fungini. Quest’anno, proprio grazie alle alte temperature estive, non abbiamo avuto incidenza di malattie. È un grande sollievo per tutti gli attori del settore”.

Angeli si sofferma poi sul lungo processo che porta fino alle tavole del consumatore. “È bene evidenziare che ai prezzi pagati per l’acquisto della materia prima si sommano i costi legati alle successive operazioni di lavorazioni che spesso non sono note al consumatore finale, ma che vanno ad incidere sul prezzo di vendita”, aggiunge il titolare de Lunica.

Trasporto, calibratura, sterilizzazione e selezione: sono solo alcuni dei passaggi successivi. “Su ogni chilo di prodotto - spiega - c’è almeno un euro di costo vivo che si va a sommare al prezzo d’acquisto della materia prima”. 

Mercati generali e Gdo

Nel frattempo, l’arrivo sul mercato delle castagne 2024, con la loro importante qualità, pare aver creato una sorta d’intasamento. “È pervenuto prodotto da tutte le aree del Paese, ma al momento il mercato non riesce a recepirlo. C’è una situazione di stallo, legata anche alla presenza di invenduto, magari di qualità meno buona che le aziende stanno cercando di smaltire”, spiega Angeli. 

Diversa la situazione per la Gdo. “Con la qualità importante di quest’anno e nel pieno di una stagione propensa al consumo, la grande distribuzione non sta avendo problemi a movimentare il prodotto fresco. L’utente finale avrà quest’anno la possibilità di consumare marroni e castagne di pregio”. 

Il marrone del Mugello Igp

Mentre la raccolta delle castagne è nel pieno, è appena iniziata, con un ritardo di circa 15-20 giorni rispetto alla media, la raccolta del marrone del Mugello Igp, le cui quotazioni sono di gran lunga superiori rispetto a quelle sopra citate.

Come anche in altri areali, anche qui la produzione 2024 si mantiene scarsa dal punto di vista dei quantitativi. “L’esperienza ci insegna che, nelle annate in cui si arriva a maturazione in ritardo, la produzione tende ad essere scarsa. E, in realtà, ci sono molti ricci vuoti”, racconta ancora il produttore. 

Anche la pezzatura del prodotto quest’anno si mantiene medio-bassa. Un risultato legato alle alte temperature del periodo estivo e la siccità su cui poco hanno potuto incidere le piogge di metà e fine agosto. Essendo ancora alle battute iniziali tuttavia non è ancora ben chiaro il quadro globale. Una cosa sola cosa è certa: per marroni e castagne si tratta di un’annata sana, con prodotti di ottima qualità

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