La prolungata siccità, che dura ormai da tre anni, sta duramente colpendo i produttori di frutta secca della Catalogna, in Spagna. Difficile la situazione soprattutto nei campi non irrigati dove non solo ci sono pochi frutti sugli alberi, con pezzature piccole, ma le piante stesse rischiano la sopravvivenza.
Una situazione che, stagione dopo stagione, è diventata sempre più pesante per i produttori, spingendo già all’abbandono di alcuni ettari.
La produzione di mandorle
Per quanto riguarda i mandorleti, la possibilità o meno d’irrigare ha fatto la differenza. Nella zona di Tarragona le regioni più colpite sono quelle di Alt Camp, Baix Camp, Terra Alta, Conca de Barberà. Previsione scarse anche per la zona del bacino di Riudecanyes, dove non è stato possibile irrigare per l’assenza di risorse idriche.
La situazione migliora nei mandorleti irrigui, soprattutto nella zona di Lleida, dove si prevedono raccolti soddisfacenti e buone pezzature.
Nocciole: previsto il 25% del normale
Preoccupazione anche per il comparto delle nocciole: secondo le stime di Unió de Pagesos, la produzione potrebbe non superare il 25% di quella media ovvero attestarsi su meno di due milioni di chili al posto dei circa 10 milioni di un’annata normale.
Scarsa la quantità prodotta sia nelle zone di Prades e Priorat che intorno al bacino di Riudecanyes, dove alcune piante sono già seccate. Non meglio nei territori irrigati: la lunga siccità e il caldo hanno portato comunque ad una produzione con quantitativi scarsi anche qui.
In difficoltà anche la produzione di carrubbe: in assenza di pioggia, i frutti hanno poco peso. Più colpite le zone di Alt Camp, Montsià ,Tarragonès, Baix Ebre e Vandellòs.
Alla luce di tutto ciò, le speranze dei produttori sono ora puntate sul fronte prezzi, con l'auspicio che siamo tali da bilanciare la scarsità di prodotto e gli sforzi fatti. Per quanto riguarda la carrubba, secondo Unió de Pagesos, potrebbero attestarsi sullo stesso livello dello scorso anno.
Fonte: Diari Més