Frutta a guscio ed essiccata

19 luglio 2024

CPB: così controlliamo gli zuccheri aggiunti

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 Il California Prune Board (CPB) - che rappresenta coltivatori e confezionatori di prugne provenienti dalla California - mette in luce i risultati di uno studio dell'Università di Southampton pubblicato sulla rivista PLOS One. Questa ricerca, che ha coinvolto l'analisi di oltre un milione di bambini, ha rivelato che quasi un quarto dei bambini di 10 e 11 anni in Inghilterra è obeso, evidenziando così un problema di salute pubblica crescente anche a livello globale.

Analogamente, anche in Italia, dati recenti mostrano che il 19% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso, mentre il 9,8% soffre di obesità, con un 2,6% di casi di obesità grave e questi numeri sottolineano l'urgente necessità di strategie alimentari più sane. 

In risposta a questa problematica, il California Prune Board suggerisce l'uso delle Prugne della California come soluzione naturale e benefica per ridurre l'impiego di zuccheri e grassi aggiunti nei prodotti alimentari. La loro dolcezza innata fa delle prugne un'alternativa eccellente che può elevare il profilo nutrizionale degli alimenti. 

Integrare le Prugne della California nelle ricette consente ai produttori di alimenti di preservare il gusto e la qualità dei loro prodotti, minimizzando nel contempo gli effetti nocivi degli zuccheri aggiunti.

“Mangiare Prugne della California ogni giorno è una sana abitudine. In particolare, insieme al buon sapore, donano effetti benefici dimostrati da numerose e crescenti prove scientifiche riguardo la salute delle ossa, la salute digestiva, ma anche per la salute cardiovascolare, come dimostrato da due recenti studi presentati recentemente all'incontro annuale della American Society of Nutrition (ASN) che mostrano una riduzione del colesterolo e dell’infiammazione grazie al consumo di Prugne della California” afferma Annamaria Acquaviva, dietista e nutrizionista per il California Prune Board in Italia.  

“In particolare, le Prugne della California regalano sensazione di sazietà e sapore dolce con un basso indice glicemico di 29 e meno di 100 calorie per porzione, sia per la presenza di fibre, che per la natura dei loro glucidi, in particolare il sorbitolo, che quasi non viene assimilato dal nostro corpo". 

"Ciò aiuta a ridurre l’impatto negativo nel nostro organismo degli zuccheri – in particolare gli zuccheri liberi, quelli cioè ottenuti da processi di sintesi e non accompagnati dalle fibre e da altri nutrienti, come avviene invece nella frutta”, continua Annamaria Acquaviva.

Infine, Esther Ritson-Elliott, director of international marketing & communications del California Prune Board, sottolinea l'importanza dell'attenzione dei consumatori verso gli ingredienti alimentari: "Le crescenti restrizioni su grassi, sale e zuccheri rendono essenziale l'innovazione nel settore alimentare". 

"Siamo aperti a collaborare con l'industria alimentare per evidenziare come le Prugne della California possano essere un ingrediente naturale e versatile. Grazie alla loro dimensione generosa, al gusto ricco e alla qualità costante, queste prugne rappresentano una risorsa inestimabile per i produttori alla ricerca di materie prime di alta qualità e affidabilità", conclude.

Fonte: California Prune Board

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