26 ottobre 2022

Crisi uva Italia, Coop dà una mano ai produttori

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“Quando un amico ti chiede una mano, gliela dai. La scorsa settimana è arrivata la richiesta d'aiuto di alcuni nostri fornitori di riferimento per l'uva Italia e ci siamo subito attivati. Così, da domani in tutti i nostri negozi parte l'iniziativa Buon weekend“. Parole di Claudio Mazzini, responsabile commerciale freschissimi di Coop Italia che annuncia a myfruit.it l'avvio della campagna a sostegno di produttori e consumatori di uva da tavola.

“Non è la prima volta che interveniamo in soccorso delle filiere e non sarà neanche l'ultima – osserva il manager – Lo abbiamo fatto l'anno scorso con le clementine calabresi  (“Stiamo dalla parte dei piccoli, si chiamava) e, ancora prima, nel 2016 con i pomodori di Pachino. Il mondo produttivo ci ha chiesto mano e l'unica cosa che possiamo fare è raccontare ai consumatori che c’è un problema”.

L'iniziativa per ora durerà da domani (27 ottobre)  al 30 ottobre ed è stata pianificata in collaborazione con l'Organizzazione interprofessionale (Oi) Ortofrutta Italia. “Un vero slalom, sei giorni per organizzare una promozione nazionale con un prezzo dedicato. Nello specifico, abbiamo chiesto ai produttori di potere lavorare con un prodotto molto buono, per favorire un ritorno all'acquisto. Noi ci mettiamo un prezzo molto competitivo (1,29 euro il chilo, ndr) e una serie di spot sulle radio nazionali”, spiega Mazzini che aggiunge: “Il problema dell’uva Italia sta diventando strutturale e richiede soluzioni strutturali. Diciamo che, in attesa di tavoli di crisi, in attesa di questo e di quell'altro, abbiamo aperto un paracadute. Ma, prima o poi, qualche riflessione sui volumi al consumo andrà fatto”.

Massimilano Del Core, presidente dell'Oi Ortofrutta Italia, commenta così l'iniziativa: “Questo è il tipico esempio di dialogo virtuoso all'interno della filiera tra grande distribuzione organizzata e comparto produttivo. Dialogo che interpreta il momento contingente e fa in modo che il mercato possa assorbire il surplus dell'offerta. Il comparto produttivo vende sotto costo, ma il comparto distributivo rinuncia al proprio margine e investe sulla promozione, sperando di stimolare il consumo di un prodotto ora molto buono”.

“L'uva da tavola – continua Del Core – resta una eccellenza del made in Italy ma, per la valorizzazione del prodotto, bisogna dialogare e programmare iniziative come questa. Iniziative che non possono che essere appoggiate dall'Oi perché sostengono il consumo del prodotto con una convenienza sia per il comparto produttivo, sia per il consumatore. I problemi strutturali, invece, si risolvono con l'innovazione varietale, con la programmazione e l'aggregazione, con la promozione del prodotto. Prodotto che deve recuperare il proprio posizionamento premium sugli scaffali come Uva da tavola made in Italy, con i semi e senza“.

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