25 luglio 2023

Dai mercati: in alto zucchine e insalate, giù le pesche

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Il maltempo rallenta il consumo di frutta, la grandine ha distrutto tanti ortaggi e schizza in alto il prezzo delle zucchine. All’interno dei mercati all’ingrosso si riflettono in negativo i cambiamenti climatici: se le temperature torride fanno aumentare il consumo di angurie, in Sicilia si raccoglie di notte, calano le quantità e aumentano i prezzi.

In Sicilia poca merce: “Si raccoglie solo la notte, salgono i prezzi”

Non solo i fenomeni estremi dei cambiamenti climatici – alluvioni, trombe d’aria, grandinate violente – ma anche il caldo estremo sta colpendo con  gravità il settore agricolo. Lo spiega a myfrui.it da Vittoria Giuseppe Zarba, presidente dei grossisti Fedagro e consigliere nazionale dell’associazione ma anche presidente Acov mentre nei giorni scorsi è stato nominato presidente provinciale di Fedagricoltura per la provincia di Ragusa, che racconta: “Un mercato nervoso che sta subendo ed è influenzato dai cambiamenti climatici”. Un esempio concreto: “Arriva meno merce in quanto i produttori stanno raccogliendo solo esclusivamente la notte, dal nord con il maltempo che imperversa stanno arrivando pochi ordini“.

Le quotazioni: prezzi più alti per gli ortaggi, l’uva Vittoria oltre i 2 euro

Vediamo le quotazioni. Sono in linea con il periodo? “Sono più alte”. “Pomodoro rosso massimo 0,90 euro, poi Ciliegino (1,80), Pixel (1,90), Piccadilly (1,70), Datterino (2,60 euro). Passiamo agli ortaggi con le zucchina (0,50), cetrioli (1,20), melanzane tonde (0,50) e viola (0,90), peperoni rossi e gialli (1,20) e cornetti colorati (1,30). Infine meloni gialletto (0,70), uva Vittoria (2,20) e uva nera (1,20 euro).

A Parma angurie reggiane e mantovane fino a 1,50 euro il kg

Al mercato di Parma myfruit.it incontra il grossista Stefano Manghi, presidente locale di Fedagro, che offre il quadro delle dinamiche all’ingrosso: “Oggi assistiamo al rallentamento della frutta e delle angurie a causa dei diversi temporali. Ma finora è stata un’ottima stagione con prezzi alti e consumi consoni a queste temperature. La forbice parte dai 0,50 euro il kg, quotazioni minori per il prodotto toscano e laziale,   fino a 1,50 euro per il prodotto locale, reggiano, dal mantovano. Bene il prodotto da Viadana”.

Quotazioni altalenanti per i meloni: da 1 a 3 euro il kg

I meloni? “L’andamento è altalenante. Circa 15 giorni fa siamo arrivati a quotare 4,5 euro un melone mantovano ora siamo tra  1 e 3 euro il kg. C’è scelta. Stiamo diventando un’enoteca con forbici di prezzo più ampie, ora si valorizza il prodotto di eccellenza anche grazie alla maggiore attenzione dei dettaglianti al gusto e all’analisi sensoriale”.

Abbondanza di pesche, ma fragili per il clima. Prime albicocche dalla Francia

Le albicocche “non hanno subito grande fluttuazione di prezzo. Alla fine il prodotto non è mai mancato, oggi ha un prezzo non esagerato con una forbice  da 1,50 a 3,50 euro per l’eccellenza. Si ha origine varia: Emilia Romagna, Sicilia e si vedono le prime francesi“.

Le pesche? “Arrivano da Romagna, Puglia, Sicilia. I prezzi sono in calo per sovrapproduzione. Da tante zone d’Italia spingono per spedire prodotto. Le quotazioni vanno da 1 a 3 euro il chilo”.

C’è sempre la distanza tra il prezzo al produttore e quello al consumatore finale? “Pensiamo a questo caldo che rende critica la durata del prodotto, si lotta con la marcescenza e si genera tanto scarto. Un costo rilevante”.  Infine le uve come vanno? “Non c’è tanto mercato,  la gran parte delle partite mancano di colore, per il buon prodotto  si deve aspettare ancora”. Susine? “Le Fortuna stanno su 1/1,50 euro il kg ma altre varietà quotano 2/2.50 euro il chilo”.

Le zucchine? “Sparite, in aumento del  50%”

Non è bel tempo per gli ortaggi. “Le zucchine sono quasi sparite e si registra un notevole aumento  di prezzo. Ci sono stati diverse grandinate  ne ha risentito la produzione, si va da 1,/1,20 fino a 2 euro  il kg. Sono aumentate del 50%”. I pomodori? “Prezzi sostenuti, ma non il grappolo che soffre la concorrenza olandese con quotazioni da 0,80/0,90 euro il kg mentre il Cuore di Bue viaggia da 1,50 a 3 euro, bene il  Peretto  che si è rialzato  e quota 1,50/2 euro il kg. In aumento anche le  insalate sempre a causa della grandine in diverse regioni italiane”.

L’uva Vittoria sui 3 euro il kg nei mercati italiani

E’ tempo di uva Vittoria che tiene le quotazioni e si vende spesso sui 3 euro il kg. Vediamo nelle diverse piazze Firenze (3 euro il kg), Cesena (3,50), Torino (2,50/2,80), Bergamo (3), Bologna (3), Rimini (3,20). Qualche decina di cent in meno per la nera Black Magic che registra dinamiche al ribasso: Napoli (2,40), Padova (1,90), Treviso (2,20), Firenze (2,80), Roma (2,30 euro). La senza semi raggiunge i 4 euro il kg e in Sardegna c’è uva Italia locale.

Fragole dal Trentino  fino a 10 euro, ciliegie da Trentino e Turchia

Al mercato di Rimini le fragole dal Trentino raggiungono i 10 euro il kg, come a Roma mentre a Milano si fermano a 9,30 euro. Nelle altre piazze la quotazioni e tra i 6,5 e gli 8 euro.

Le ciliegie vedono il prodotto dal Trentino (calibro 28/30)  abbondantemente sopra i 5 euro, quotazioni simile anche per il prodotto turco. Con il calibro 32 si arriva a sfiorare gli 8 euro. Si scende ai 4 euro con il calibro  26/28.

A Milano progressi su Foody 2025

Proseguono i  lavori  del progetto Foody 2025 e come fa sapere  Cesare Ferrero, presidente di SogeMi: “proseguono come da programma”.  Le due piattaforme logistiche presentate a febbraio scorso “sono al 100% della loro occupazione. Nella piattaforma L1 è stato allestito un impianto di raffrescamento ed è stato attivato il servizio di fornitura energetica da parte di A2A che permette alla piattaforma logistica di entrare ufficialmente in funzione”.

Nel frattempo “sono partiti i lavori per la costruzione del secondo padiglione ortofrutticolo ed entro fine mese inizieranno i lavori della piattaforma logistica produttiva per i mercati ittico, fiori e carni”.

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