I prezzi dei pomodori non scendono. Al mercato primario di Vittoria alcune varietà vengono acquistate dai grossisti a oltre 3,50 euro il chilo, si sale così sopra i 4 euro per fruttivendoli, ambulanti e altri commercianti che acquistano nei mercati all'ingrosso.
Parliamo di Ciliegino e Piccadilly, ma anche il Grappolo sfiora spesso i 3 euro nei mercati dove è sempre abbondantemente sopra i 2. Soglia sotto la quale difficilmente scende anche il prodotto albanese, l'Olanda ha quotazioni che arrivano fino ai 3 euro.
Verso questo prezzo, in diversi mercati, anche le zucchine scure di calibro medio (14/21) mentre quello più piccolo vola sopra i 4 euro. Si superano spesso e abbondantemente i 3 euro con le uve.
Sul fronte agrumi ci sono ancora arance sudafricane e poco prodotto locale, le clementine sono calabresi, pugliesi e lucane e il limone italiano ha sostituito quello di importazione che quest' anno si è venduto a prezzi sostenuti: oltre i 2 euro.
Da Bari le clementi pugliesi a 1,50/2 euro, Lucatorto: "Si vendono soprattutto le mele"
Al mercato di Bari Pino Lucatorto, imprenditore e presidente Fedagro Bari, offre a myfruit.it il quadro delle dinamiche commerciali. "Stiamo lavorando bene. Si vendono soprattutto le mele perché è un prodotto per tutte le tasche. Si trovano anche a 1 euro il chilo". Con l'inflazione si sono abbinate anche le banane in questo tandem? "Si anche le banane si vendono, stanno tenendo i prezzi stabili".
Le novità? "Per quanto riguarda gli agrumi abbiamo le clementine pugliesi, ma anche prodotto dalla Basilicata, che quotano 1,5/2 euro il chilo". Le arance? "C'è disponibilità di poche quote di prodotto locale, ma resistono ancora quelle sudafricane in cartoni da 15 chili a 19/22 euro seconda la qualità". E i limoni sudafricani? "Sostituiti dai prodotti del Mediterraneo, noi vendiamo limoni locali a 1,20/1,60 euro il chilo".
I pomodori ancora alle stelle, zucchine sopra i 2 euro
Capitolo pomodori: "Siamo a 3,70/4 euro per il Ciliegino, il Piccadilly quota 3/3,50 come prezzo di partenza al mercato di Vittoria. Con il Grappolo si può spendere sui 3 euro il chilo. Un periodo difficile perché certe soglie non si possono superare. Le remunerazioni sono minori, si crea dell'invenduto che poi si deve quotare a meno. In questo quadro è già buono non perderci".
Una situazione che nelle ultime settimane hanno condiviso grossisti di ogni regione italiana. Si aspettano le nuove produzioni siciliane, ma non aiuta il tempo di questi ultimi giorni.
"A Licata, per esempio, sono tantissime le aziende agricole che hanno visto finire sotto il fango gli ortaggi pronti alla raccolta. Prezzi sempre sostenuti per le zucchine: "Siamo intorno ai 2/2,50 euro il chilo".
I cachi fino a 1,50 euro
Un buon prezzo per i consumatori è quello dei cachi come sottolinea il presidente: "C'è prodotto di prima scelta dalla Campania che quota da 1 a 1,40 euro il chilo secondo la lavorazione". Il mercato di Bari non è il mercato dell'uva nonostante sia il luogo di produzione per eccellenza e quel poco che si vende al mercato ha dei prezzi alti come nelle altre regioni italiane.
Cipolle e carote sopra l'euro
Le cipolle non sono più il pasto dei poveri. "Le bianche e le dorate quotano 1/1,10 euro il chilo. I prezzi si sono stabilizzati da due anni, prima si vendevano a 0,60 euro. Stesso discorso per le carote, da circa 0,70 euro ora si vendano a 1/1,20 euro".
I prodotti dell'autunno: zucche, castagne e le melagrane da Italia e Spagna
E' tempo di castagne che si vendono dai 4 ai 6 euro ni sacchi da 5 chili. Ecco alcune quotazioni nelle diverse piazze. A Bologna quotazione da 6 euro, a Firenze si scende a 4,50 euro. Forbice ampia a Milano dove i prezzi sono in caduta di oltre un euro e si oscilla dai 4 ai 6 euro il chilo. A Bergamo in media si vendono a 4,80 euro mentre nel sito di Caserta, luogo di produzione, si scende a 3/3,50 euro. Si sale con i marroni che in alcuni mercati arrivano a 7 euro il chilo.
Buone le quotazioni delle melagrane che vedono sia prodotto italiano che spagnolo. In alcuni mercati si registra una quotazione più alta per il prodotto estero, In media un chilo di melagrane quota dai 2 ai 3 euro seconda la qualità.
E' tempo di zucche, soprattutto quelle di Halloween. Immancabili a pochi giorni dall'evento. Nei mercati si parta da 0,90 euro fino a toccare 1,60. Passiamo a quelle commestibili. Con la varietà Butternut che quota intorno a 1 euro il chilo. Quotazioni un po' minori per le Lunghe Violina. A Firenze c'è il prodotto locale in evidenza. Si sale con la Delica che in alcuni mercati può sfiorare i 2 euro il chilo.
Uve sopra i 3 euro e senza semi sfiorano i 5
Come ogni anno, ma più degli anni scorsi cresce il valore dell'uva da tavola. L'Italia di buona qualità arriva anche ai 4 euro il chilo in alcuni mercati, Anche la Pizzutella supera i 3 euro e in alcuni mercati i 4. Buona quotazioni anche per la nera Michele Palieri. La Red Globe supera spesso i 2 euro ma resta sotto i 3. La rosata senza semi parte dai 3 euro ma può sfiorare anche i 5 euro il chilo che supera, in alcune piazze, la varietà sedless bianca.