Ingrosso

18 settembre 2024

Dai mercati: zucchine a 2 euro, prime fragole veronesi a 10

1562

Il cambio di temperatura verso il basso ha scaldato i prezzi nei mercati ortofrutticoli all’ingrosso. In salita ortaggi e verdure che in alcune piazze hanno raddoppiato la quotazione. 

Sulle montagne russe zucchine e melanzane, si confermano sostenuti i prezzi delle insalate, in controtendenza i cetrioli. La frutta estiva verso la fine, ma ci sono ancora quote di meloni e angurie, e arrivano sul mercato le prime fragole veronesi: a 10 euro il chilo. Debutta il miyagawa che apre la stagione degli agrumi. 

A Verona piccola ripresa della movimentazione 

Andrea Bonizzi, responsabile qualità e listino prezzi del mercato di Verona, sintetizza il quadro delle dinamiche commerciali a myfruit.it: “Si registra un rialzo dei prezzi a causa delle condizioni climatiche, i ritmi sono tendenzialmente lenti ma in ripresa rispetto alle ultime settimane”. Avanti adagio. 

Le zucchine sono salite a 2 euro il kg 

Andrea Bonizzi spiega i rialzi del prodotto locale con “i mutamenti della temperatura”. Iniziamo dalle zucchine particolarmente suscettibili al meteo

“Il prodotto sia di campo che di  serra di calibro medio (14/21) ha raggiunto una quotazione intorno ai 2 euro. Nelle ultime settimane si è passati da un euro, poi 1,50  e fino ai 2 euro il kg di oggi.  Le zucchine di calibro piccolo (7/14) si attestano tra 2,50 e 3 euro/chilo. Per quanto riguarda quelle destinate all’esportazione ovvero lo zuccone con calibro 21+ raggiunge 1,30 euro/kg. Questo ortaggio risente più di altri della temperatura”.  

In rialzo anche le  melanzane: “La nera ovale, ancora prodotto locale, quota intorno a 1,80 euro il chilo. La qualità in questo periodo non è ottimale. I cetrioli locali risentono in misura minore  delle problematiche ambientali e delle variazioni della temperature. Un prodotto che inverte la tendenza: da 1,50  torna 1,40 euro il chilo”.

I radicchi in ripresa 

In ripresa secondo l’analisi del responsabile qualità del mercato veronese i radicchi: “Il tondo di Chioggia quota 2,50 euro il kg, il lungo precoce di Treviso arriva a 3 euro, c’è qualche quantitativo verde da campo sempre a 3 euro il chilo”.  

Le prime fragole di pianura a 10 euro  

Sempre meno quote di fragole di montagna del Trentino, prezzi molto alti per il prodotto olandese ma si iniziano ad affacciarsi sul mercato “i frutti di pianura che dopo circa un mese  dal trapianto si presentano con piccole quote e colli in entrata. Le quotazioni  medie  sono sui 10 euro il chilo”. 

Debuttano anche le prime mele locali Gala e Golden 

Cambio di stagione, tempo di mele. “Da una decina di giorni  le mele locali varietà Gala e Golden sono presenti nei box - sottolinea l’esperto -. I prezzi sono variabili anche secondo i marchi: la quotazione i base 0,60 euro e con padella si sale a 1,50 euro il chilo”.  

Meloni a 1 euro, angurie a 50/60 cent. Pesche siciliane sopra i 2 euro 

Vediamo le dinamiche della frutta estiva verso il fine stagione. “Ci sono ancora piccole quote di melone locale, quota intorno a 1 euro il kg l’origine mantovana, sulle angurie c’è prodotto dal mezzogiorno di pezzatura piccola e qualità non eccellente e quota 0,50/60 euro il kg”.  

Capitolo drupacee: “Sono finite pesche e nettarine locali, sostituite dalle varietà tardive, siciliane, quotazioni intorno a 2,20 euro per la tripla A, le nettarine spuntano qualche cent in più fino a 2,30/2,40 euro il chilo”. 

Fichidindia: è tempo di Bastardoni fino a 3 euro  

Chiusa la campagna del primofiore è tempo del Bastardone, la seconda fioritura dei fichidindia, con quotazioni sostenute: il calibro da 12 pezzi quota sopra i 3 euro, 14 pezzi 2,80 , poi il 16 2,40 e con il 18  siamo a 2 euro”.

Buone quotazioni per le uve

Anche a Verona tiene il prezzo delle uve da tavola: “Buone quantità per la bianca Italia a 1,80 il kg per la prima mentre l’extra arriva a 2 euro. La varietà Vittoria 1,50 la prima e  2 euro l’extra mentre la senza semi arriva a 2,50 euro”. 

E’ arrivato il miyagawa a 1,40 euro, i limoni da Sudafrica e Argentina sui 2 euro 

Iniziano i primi agrumi italiani. Dalla Puglia è arrivato il miyagawa, seppur non in grossi quantitativi, con 1 euro il kg per il calibro 3, si sale a 1,40 euro con i calibri 1 e 2. I limoni Eureka da Sudafrica e  Argentina hanno prezzi sostenuti: 2 euro il chilo. Si aspettano i primi limoni dal Mediterraneo, da Paesi come l’Egitto. Italiano il Verdello e il Femminiello, con il Costa D’Amalfi in foglie si oscilla da 4 a 6 euro il chilo.  

Sulle arance domina l'origine sudafricana con quotazione abbondantemente sopra l'euro e fino a 1,50 euro il kg sia per la varietà Navel che Valencia, quest'ultima ha quotazioni un po' più alte rispetto alla prima. 

Cipolle da 0,70 a 1 euro, patate da Italia, Olanda e Germania

Le cipolle dorate quotano  0,70 euro il kg,  si sale con la varietà  bianca e rossa a  0,90. Origine prevalentemente Emilia Romagna.

Sulle patate Bonizzi sottolinea la presenza del prodotto locale, da “Cologna Veneta con il sacchetto da 2 kg a 0,90 e sfusa da 5 kg a 0,80 euro. Dall’Olanda in sacchi la quotazione è di 0,65 euro mentre dalla Germania il prodotto a 0,45 euro. Piccole quote delle patate dalla Val di Gresta in Trentino dove si sale intorno all’euro”.


Potrebbe interessarti anche