27 agosto 2014

Embargo Russia. Preoccupazioni in Alto Adige

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È probabilmente ancora presto comprendere esattamente quale sarà la portata degli effetti del blocco delle importazioni da parte della Russia per un comprensorio così legato alla produzione melicola come quello dell’Alto Adige. Certo la situazione non può che destare preoccupazione: come ha recentemente affermato Gerhard Dichgans, direttore di VOG, certamente sarà prevedibile che ci saranno degli spostamenti dei flussi di merce, anche se non è ancora chiaro «chi uscirà vincitore o sconfitto».

Tra i commenti, arriva ora anche quello di Hugo Kofler, vice presidente dell’Associazione provinciale dei mediatori e intermediari di frutta dell’Alto Adige, organismo che ricopre il ruolo di mediatore per la frutta locale tra l’Alto Adige e i mercati di destinazione, con il compito, quindi, di trovare nuovi acquirenti per le cooperative ortofrutticole locali. «Lo stop alle importazioni di frutta deciso dalla Russia ha effetti non trascurabili soprattutto per l’Alto Adige» è il commento di Kofler riportato su sito di informazione altoatesina goinfo.it, riprese anche dall’Ansa. Gli occhi sono puntati in particolare verso la Polonia, principale fornitore di mele per il mercato russo, nonché primo produttore europeo, che quest’anno secondo le previsioni emerse dopo l’annuale appuntamento di Prognosfruit, dovrebbe produrre 3,5 milioni di tonnellate di mele. Il timore, quindi, è che un grosso quantitativo di mele polacche possa spostarsi verso i paesi dell’Europa occidentale, creando un sorta di terremoto sui prezzi e sugli attuali flussi di vendita delle mele.

È inoltre critica la posizione dell’Associazione provinciale dei mediatori nei confronti della decisione da parte della Comunità europea “di predisporre finanziamenti per gli agricoltori costretti dall’embargo russo a rinunciare a una parte dei propri guadagni. Sarebbe infatti assai difficile prevedere quali imponenti procedure burocratiche si renderebbero necessarie per accedere a somme di denaro in proporzione molto limitate”.

Fonte news: goinfo.it | Ansa

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