Parigi, Lisbona, Barcellona, Madrid. Tutti i più importanti mercati europei si confrontano in queste ore con Italmercati per capire quali sono state le procedure messe in atto dai Mercati italiani per affrontare l'emergenza coronavirus.
“Un riconoscimento alla nostra attività e al nostro ruolo di presidio pubblico che in questo caso avremmo volentieri evitato. Perché significa che la situazione sta peggiorando in Europa e rappresenta per noi un elemento di preoccupazione per i colleghi degli altri paesi che in queste settimane ci hanno sempre dimostrato grande solidarietà – spiega Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati -. Ora noi possiamo fare qualcosa per loro: mettere a disposizione procedure, interventi, simulazioni che poi abbiamo trasformato in buone pratiche, tutto quanto realizzato con lo straordinario coordinamento dei Mercati aderenti alla nostra Rete”.
Anche oggi (ieri per chi legge) i centri agroalimentari della rete Italmercati tutti collegati in video conferenza dal nord al sud Italia e dalle isole. “Abbiamo allineato ulteriormente i nostri interventi su alcuni temi specifici – aggiunge il presidente di Italmercati -. Scambio delle informazioni su prezzi e fornitori di dispositivi sanitari e materiali igienizzanti; analisi delle procedure di sanificazione degli ambienti; valutazioni di nuove ipotesi come il controllo della temperatura corporea all'entrata dei Mercati che per loro caratteristiche possono effettuarla”.
Non è facile fare sistema, Italmercati ci sta riuscendo. Con atti concreti. ” E' curioso che siamo diventati punto di riferimento per i nostri colleghi europei – conclude Pallottini – mentre in Italia dobbiamo prendere decisioni urgenti in una realtà complessa dove sembra quasi che in ogni regione ci si debba confrontare con procedure diverse. Noi però continuiamo a lavorare insieme, le novità dell'ultimo Decreto non ci troveranno impreparati“.