21 giugno 2022

Etruria Retail è in buona salute, lo conferma il bilancio

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Un fatturato da 238 milioni. È con questa cifra che Etruria Retail, azienda della Grande distribuzione organizzata dell’Italia centrale, chiude il bilancio 2021.

I 205 soci riuniti la scorsa settimana hanno dato il via libera all’esercizio che si conferma solido e in buona salute con un utile netto di 4,6 milioni. L’assemblea dei soci, che ha potuto tornare a riunirsi in presenza dopo due anni di riunioni in videoconferenza a causa della pandemia, ha deciso di distribuire 2,8 milioni di utili ai soci.

Etruria Retail, una rete sempre più estesa

La presenza dell’azienda senese sul territorio del centro Italia è sempre più capillare. Sono 321 i negozi del gruppo: 157 con insegna Carrefour e 164 con insegna La Bottega Sapori & Valori. A livello di presenza, nelle quattro regioni di riferimento, spicca la Toscana con 228 punti di vendita, seguita da Umbria, con 63 negozi, Lazio, con 24, e Liguria, con sei.

Un bilancio da leggere nel quadro della fase pandemica e post pandemica. Il fatturato dell’esercizio 2021 è inferiore a quello del precedente per 14 milioni, ma nel 2020 la crescita era stata di 34 milioni, in virtù delle particolari condizioni di mercato per la pandemia e le restrizioni alla mobilità dei consumatori che hanno favorito i punti di vendita di Etruria Retail per la capillare diffusione nel territorio. La crescita è positiva nei due anni, pari a ben 20 milioni, con un incremento del dieci per cento.

Cresce il patrimonio netto

Continua la crescita del patrimonio netto. La situazione patrimoniale dell’azienda si consolida ancora: il capitale investito è di 57,5 milioni e cresce il patrimonio netto, che supera i 45 milioni, consentendo una copertura vicina all’80% dell’intero capitale investito. L’indebitamento finanziario netto, di poco superiore al 5% sul fatturato, non cambia la sua incidenza. Dal punto di vista occupazionale, Etruria Retail chiude l’esercizio 2021 con oltre 200 occupati nel centro di distribuzione di Badesse. Fanno parte del gruppo Etruria cinque società operanti prevalentemente nella gestione diretta di punti vendita e nel settore del food service; i dipendenti diretti totali del Gruppo sono più di 700 unità e il Gruppo Etruria Retail, insieme alla rete di vendita con i soci e i loro dipendenti, dà lavoro a oltre tremila persone.

La composizione delle vendite

La composizione merceologica delle vendite fotografa una situazione in cui i generi vari rappresentano il 49%, seguiti dal settore salumi e latticini (23%); ortofrutta (13%), carni (9%) e pesce fresco (6%). La quota maggiore delle vendite si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (54%), seguita dalla Toscana nord e dalla provincia de La Spezia (32%), Umbria, Lazio e Abruzzo (14%). A livello provinciale, vanno in doppia cifra Grosseto, con il 23%, Siena (18%) e Arezzo (12%). Per quanto riguarda la composizione delle vendite relative alle insegne, l’83% delle vendite si registra in quelle Carrefour così distribuiti: Carrefour Express, 36%, Market, 29%, e Store, 18%, seguiti da Bottega Sapori e Valori, al 10%, e altre insegne, al sette per cento.

“I numeri da record registrati nel 2020  si sono stabilizzati nel 2021 – afferma Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Retail – Chiudiamo un biennio segnato dalla pandemia nel quale la nostra azienda si è dimostrata capace di affrontare le difficoltà continuando a crescere, a innovarsi e a radicarsi nel territorio. Lo scorso anno abbiamo celebrato i nostri primi 60 anni nel migliore dei modi, cercando di porre le basi per un futuro di sviluppo insieme a tutti i nostri soci. Un futuro che è già iniziato e che ci presenta tante incognite, ma anche tante opportunità. Dovremo andare avanti con la responsabilità e la passione che ci contraddistingue da sempre, capaci di cogliere le novità dei tempi che cambiano senza perdere quei valori e quelle caratteristiche che ci rendono una realtà unica nel panorama della grande distribuzione”.

Fonte: Maremma News

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