17 dicembre 2013

Fruitimprese Emilia-Romagna. Il bilancio di Minguzzi

71

Il primo dato, inaspettato, con il quale si chiude l’anno è la sofferenza del mercato delle pere, nonostante la discreta partenza. Già dai primi di novembre sottolinea Giancarlo Minguzzi, presidente di di Fruitimprese Emilia-Romagna e della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (RA), i prezzi hanno cominciato a diminuire a cause delle offerte estere molto competitive, come quelle della Rocha portoghese e della Conference belgo/olandese: «Poi il perdurante calo dei consumi e anche una certa sopravalutazione dei prezzi in campagna hanno spiazzato i nostri commerciali che puntando a certi prezzi poi non trovavano le vendite sperate».

Per quanto riguarda le mele, anche in questo caso la campagna è iniziata bene per poi rallentare, quindi a gennaio ci saranno giacenze superiori a quelle programmate: «ma i mesi della mela sono soprattutto febbraio e marzo, per cui si può ragionevolmente sperare». Situazione positiva, invece, per i kiwi: mercato dinamico, con quantità inferiori del 25% in Emilia-Romagna , ma ottima qualità e calibro. Le esportazioni oltremare fanno poi ben sperare: «anche in considerazione del fatto che nei mesi finali di aprile e maggio non dovrebbe esserci molta concorrenza da parte del Cile».

Dal consuntivo, invece, della campagna estiva di pesche e nettarine secondo Minguzzi è il caso di trarre indicazioni per il futuro, soprattutto alla luce di due mesi, agosto e settembre, rivelatisi disastrosi: «s’impone un rapido rinnovo varietale, poiché specialmente all'estero il nostro prodotto in agosto-settembre é riconosciuto come scadente e occorre ritornare ad essere qualitativamente competitivi. Solamente quando potremo offrire più del 50% di prodotto qualitativamente valido ricominceremo ad essere preferiti».

Infine le susine: l’andamento è stato discreto, anche se il comparto si aspettava prezzi migliori, anche in considerazione della prevista scarsità spagnola: «ma evidentemente così scarsa poi non era. Mi aspetto in futuro che vi possano essere i mezzi per informazioni più precise sulle produzioni dei paesi europei».

Potrebbe interessarti anche