26 aprile 2021

Frutta secca: Coldiretti Cuneo chiede l’etichettatura d’origine

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In una situazione in cui, negli ultimi dieci anni, secondo le analisi Coldiretti su dati Ismea, le importazioni di nocciole turche (vedi articolo precedente) in Italia sono pressochè raddoppiate (+98%), la sezione cuneese di Coldiretti chiede di aumentare per legge il livello di trasparenza, rendendo obbligatoria l'etichettatura d'origine anche per la frutta in guscio lavorata.

“In Piemonte, al fine di incentivare proprio l'impiego della pregiata nocciola Piemonte Igp – spiega Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo – oltre 15mila quintali di nocciole vengono impiegate per snack e la produzione di cioccolato attraverso gli accordi di filiera con Life spa e col gruppo dolciario Novi-Elah-Dufour di Novi Ligure. Dall'agroindustria e dalla Gdo che credono davvero nel territorio nascono progetti importanti per valorizzare la Nocciola Piemonte Igp, coltivata su una superficie complessiva di oltre 20mila ettari di cui 15mila, per la maggior parte nella provincia di Cuneo, sono impianti attivi e la produzione totale è di 240mila quintali, di cui 103mila certificati Igp. L'aumento delle importazioni, nonostante la crescita degli impianti in Italia, in assenza di un obbligo di tracciabilità delle nocciole utilizzate nei derivati rischia di dare un'immagine ingannevole della qualità delle nocciole nazionali che frequentemente vengono tagliate, miscelate o sostituite con quelle di importazione”.

“Da qui l'esigenza – aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – di portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine su tutti quegli alimenti ancora anonimi, a partire da quelli trasformati, come nel caso delle nocciole utilizzate nell'industria dolciaria. È fondamentale per il futuro delle quasi cinquemila aziende cuneesi che coltivano nocciole su una superficie di 12mila ettari, per una produzione totale media di 190mila quintali, di cui 75mila certificate Igp”.

Fonte: Coldiretti Cuneo

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