Criticità e prospettive di sviluppo per la frutta a guscio nazionale: l’esperienza del progetto Valore in campo. E' questo il tema della due giorni promossa dal Crea - Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura che si svolgerà l'11 e 12 dicembre 2024 al Centro congressi Cavour di Roma.
Il programma prevede l'inizio dei lavori con i saluti del direttore Enzo Perri a cui seguiranno le relazioni tecnico- scientifiche. Si comincerà con un analisi delle statistiche a supporto della filiera del castagno e del carrubo a cura di Dario Macaluso.
Valorizzazione e recupero della filiera del castagno
La riflessione verterà quindi sulla linea di ricerca uno, relativa alla valorizzazione e recupero della filiera castanicola. Roberto Botta dell'Università degli studi di Torino parlerà di silenziamento di geni di suscettibilità per aumentare la tolleranza a Phytophthora cinnamomi Rands in castagno mentre Vera Pavese, dell'Università degli studi di Torino, si soffermerà su sviluppo di tecnologie in vitro per il miglioramento genetico del castagno.
Le impronte genetiche per il riordino varietale del castagno da frutto saranno invece al centro dell'intervento di Angelina Nunziata del Crea. Di valorizzazione dell’idromele di castagno con le sue qualità sensoriale e di sfide tecnologiche si occuperà invece Maurizio Petrozziello del centro di ricerca Viticoltura e enologia.
Nella seconda parte della mattinata si parlerà di recupero e conservazione dei castagneti tradizionali in un clima che cambia, grazie al contributo di Alberto Maltoni dell'Università degli Studi di Firenze. Giovanni Gamba dell'Università degli studi di Torino si soffermerà su ricerca e sviluppo di benchmark biochimici e fisiologici per la compatibilità cultivar/portinnesti clonali: nuove applicazioni per la castanicoltura moderna.
Come collegare ricerca e filiera vivaistica e il centro per la conservazione e premoltiplicazione del castagno come motore di innovazione è il tema dell'intervento di Gabriele Beccaro dell'Università degli studi di Torino. La mattinata si concluderà con l'intervento di Emilia Caboni dedicato alla micropropagazione di castagno: studi applicativi per ottimizzare la produzione vivaistica di materiale clonale.
Alle 14:00 sarà avviata la seconda parte dei lavori parlando di monitoraggio e caratterizzazione di isolati di Phytophthora spp. causali del mal dell’inchiostro in castagno a cura di Anita Haegi del centro di ricerca Difesa e certificazione. Monitoraggio e caratterizzazione di isolati di Cryphonectria parasitica causali del cancro corticale del castagno è invece il tema dell'intervento di Isabella Mercuri dello stesso centro Crea. A seguire, Valerio Battaglia parlerà di monitoraggio, caratterizzazione, epidemiologia e possibili strategie di difesa da Gnomoniopsis spp. in castagno nella Regione Campania.
Studi e risultati legati alla filiera del carrubo
In merito alla valorizzazione e recupero della filiera carrubicola è previsto l'intervento di Stefano Giovanni La Malfa dell'Università degli Studi di Catania sulle risorse genetiche del carrubo, stato dell’arte e prospettive.
Il vivaismo nella filiera carrubicola: criticità e prospettive è invece il tema dell'intervento di Giuseppina Las Casas del Crea. Dei requisiti pedo-climatici per la coltura del carrubo e della sfida della siccità parlerà Barbara Parisse del centro di ricerca Agricoltura e ambiente.
Approccio all’irrigazione per una moderna carrubicoltura e prime esperienze in un giovane impianto è il tema del contributo di Filippo Ferlito mentre Maria Concetta Strano parlerà dei potenziali funghi micotossigeni: monitoraggio di agenti patogeni fungini dal campo alla tavola.
La ricerca dedicata alla filiera della mandorla
I lavori riprenderanno il giorno successivo, 12 dicembre, alle ore 9.00. Le relazioni tecnico-scientifiche saranno avviate da un analisi delle statistiche a supporto della filiera della frutta a guscio, a cura di Francesco Licciardo del Centro di ricerca Politiche e bioeconomia del Crea. Milena Verrascina, dello stesso Centro, parlerà di fabbisogni della filiera della frutta a guscio e dei risultati delle prime analisi di campo.
Per la linea di ricerca due dedicata alla valorizzazione e al recupero della filiera mandorlicola interverrà Marcello Cutuli del Crea per parlare di campi collezione di mandorlo in Italia, stato dell’arte e potenzialità. I risultati preliminari sulle tecnologie di proximal sensing in mandorlicoltura saranno illustrati da Giancarlo Roccuzzo del Crea.
Pasquale Losciale dell'Università degli studi di Bari parlerà invece del monitoraggio dello stato idrico e funzionale dell’albero come metodo per guidare un protocollo di RDI Plant-Based: mentre Alberto Assirelli del Centro di ricerca Ingegneria e trasformazioni agroalimentari si occuperà di possibilità di meccanizzazione avanzata in mandorlicoltura.
La micropropagazione di mandorlo: studi applicativi per ottimizzare le diverse fasi del processo per la produzione vivaistica di materiale clonale sarà oggetto dell'intervento di Emilia Caboni. Nel pomeriggio si proseguirà con le osservazioni sull’utilizzo di Prunus webbii come portinnesto resiliente a cura di Angela Randazzo.
A seguire, Andrea Gentili del centro di ricerca Difesa e certificazione esporrà l'indagine sulla presenza di patogeni virali in germoplasma di mandorlo mentre Luca Ferretti parlerà di miglioramento e qualificazione fitosanitaria del germoplasma di mandorlo: la certificazione (europea e nazionale) dei materiali di propagazione.
Gli approfondimenti sulla filiera del pistacchio
Si passerà infine all'approfondimento sulla linea di ricerca tre, dedicata alla valorizzazione e recupero della filiera pistacchicola. Si inizierà con l'esposizione di uno studio della diversità genetica, mediante marcatori molecolari, delle collezioni di pistacchio del Centro nazionale Germoplasma Frutticolo del Crea e dell’Università degli Studi di Palermo di cui parlerà Elisa Vendramin.
A seguire, Simona Monticelli del Crea , parlerà di propagazione di una cultivar e di portinnesti del genere Pistacia. Si proseguirà con un intervento sull'irrigazione del Pistacchio: effetti sulla produzione e sulla qualità dei frutti a cura di Francesco Paolo Marra dell'Università degli studi di Palermo. A concludere i lavori la riflessione di lora de Natale sui requisiti pedo-climatici per la coltura del pistacchio e la sfida della siccità.
La partecipazione all’evento è gratuita ma vincolata alla registrazione.
Fonte: Crea