11 febbraio 2022

Gdo: ecco la reputazione (positiva) in Italia

68

Diversamente da quanto accade in molti altri settori, la Gdo è valutata in modo decisamente positivo dai propri clienti. Questo è quello che è emerso dal nuovo studio di Partoo Italia, società leader nel settore della gestione della visibilità e reputazione online dei punti fisici dei brand omnicanali.

Lo studio svolto da Partoo, ha preso in considerazione le schede di Google Business Profile di 7.368 supermercati presenti sul territorio italiano e più di 3,5 milioni di recensioni. L’obiettivo principale è quello di indagare a 360 gradi il posizionamento online dei principali attori della GDO italiana, evidenziando l’importanza dell’eReputation e la visibilità online, argomenti diventati molto importanti per ogni dipartimento marketing e decisionale.

I protagonisti di questa ricerca sono: MD, Aldi, Carrefour, Mercatò, Lidl, NaturaSì, Eurospin, Alì, Esselunga, Conad, U2, Bennet, Basko e Crai.

Lo studio è nato dopo aver notato forti trend delle ricerche online a scopo locale che, come annunciato da Google stesso, sono aumentate del 341% negli ultimi 12 mesi.

Questi dati possono aiutarci a capire ancor più profondamente l’argomento e spiegarci il perché di questo risultato: il 98% dei consumatori ha dichiarato di cercare informazioni su Internet su un punto vendita prima di recarsi personalmente; il 76,7% degli utenti italiani che naviga su Internet, utilizza mensilmente app di navigazione come Google Maps, Waze, Apple maps ecc. non solo per andare a casa dei propri amici, ma anche, e soprattutto, per raggiungere i punti vendita o per investigare gli orari di apertura, la pagina web e tante altre informazioni sui punti fisici; il 60% degli utenti dichiara di aver contattato direttamente uno store dalla scheda Google attraverso il bottone “chiama” o “chat”, per evitare frustrazioni generabili da informazioni incorrette come orari, indirizzi o numeri di telefono.

I trend delle ricerche locali

Analizzando il termine di ricerca “Supermercato vicino a me”, sulla piattaforma di Google Trends, si nota una notevole crescita negli ultimi cinque anni, in cui il termine veniva ricercato mediamente 0,27 volte al giorno a gennaio 2017, fino ad arrivare ad oggi, in cui il termine viene ricercato mediamente 4,55 volte al giorno, che corrisponde a una crescita percentuale di circa il +1.600%.

Per quanto riguarda le interazioni con le schede Google Business Profile, Partoo, grazie alla propria rete di clienti europei nel settore è riuscita ad analizzare quante azioni vengono svolte sulle schede nel settore della Gdo.

I risultati, anche in questo caso, sono stati al rialzo: +76% di apparizioni delle schede dei propri clienti derivanti da ricerche indirette (cioè quelle ricerche a scopo locale e di categoria, ad esempio “Supermercato a Milano”); +83% di apparizioni delle schede dei propri clienti derivanti da ricerche su google dirette (cioè quelle ricerche a scopo locale e di uno specifico brand, ad esempio “Esselunga a Milano”); +28% di richieste di itinerario direttamente dalla scheda Google; +6% di chiamate telefoniche ricevute direttamente dall’azione “chiama” inserita sulla scheda del supermercato su Google Business Profile;
+2% di click al sito web attraverso la scheda dei supermercati.

Lo studio sulla reputazione online

Dopo aver analizzato queste analitiche di settore, Partoo ha deciso di svolgere uno studio approfondito sulla reputazione dei 14 supermercati sopraelencati. I risultati sono molto buoni, sia a livello di interazione, sia di punteggio: in media, ogni supermercato riceve 489 recensioni; la valutazione media di tutti i punti vendita è di 4 stelle su 5, con al primo posto Alì Supermercati con 4.3 su 5; l’8% dei supermercati ha meno di 10 recensioni a negozio

Non basta però avere belle recensioni o essere un brand riconosciuto per avere un buon posizionamento online. Google infatti premia i punti vendita che hanno cura delle proprie schede in tutto e per tutto: orari di apertura corretti e aggiornati, indirizzo corretto, il/i numeri di telefono, il sito web, le categorie e che utilizzano i Google post. Insomma, tutto ciò che potrebbe interessare al cliente a riguardo del supermercato.

Pur essendo una cosa scontata, lo studio di Partoo dimostra che moltissimi di questi supermercati analizzati non hanno le informazioni base nella propria scheda Google, e quindi non sono in grado di accompagnare gli utenti durante il loro percorso online: 295 supermercati non hanno nelle schede il numero di telefono per essere contattati e 369 supermercati non hanno né gli orari di apertura né il sito web collegato.

Queste informazioni non solo aiutano i clienti, ma evitano le frustrazioni degli utenti che si trasformerebbero in una cattiva reputazione del brand.

Fonte: Partoo

Potrebbe interessarti anche