Innovazioni, tecnologie e packaging

12 dicembre 2024

Gruppo Ilpa: "No plastic tax, ma incentivi circolarità"

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Riccardo Pianesani, amministratore delegato del Gruppo Ilpa, leader europeo nella trasformazione di materie prime plastiche e bioplastiche, come confermano i numeri: quattromila clienti in oltre 50 Paesi, in un'intervista al Resto Del Carlino espone il suo punto di vista sulla transizione green dei materiali.

"Servono provvedimenti incentivanti per il modello circolare e non punitivi". In sintesi: boccia la plastic tax e chiede sostegno alle politiche sull'economia circolare legata al packaging. Quella ortofrutticola è una filiera ricca e localizzata soprattutto in Emilia Romagna dove si producono il 70% degli imballi per frutta e verdura.

Italia prima nel riciclo, il modello Ilpa

Pianesani non vuole la transizione? L'amministratore parla di un diverso approccio al problema e parte dalle attività aziendali. Possiamo sintetizzare in tre punti  la politica aziendale mirata alla riduzione dell'inquinamento - che esiste, è grave e il problema va risolto - e allo sviluppo di una nuova modalità di produzione.

Il Gruppo Ilpa recupera e ricicla i materiali plastici, trasformandoli in materia prima per nuovi prodotti. Questo approccio circolare riduce la dipendenza dalle materie prime vergini e minimizza i rifiuti.

L'azienda ha investito nello sviluppo di un processo tray to tray recycling, che consente di riciclare le vaschette per alimenti per crearne di nuove. Questo processo innovativo chiude il ciclo di vita del prodotto, rendendolo ancora più sostenibile.

Infine, il gruppo utilizza in media il 70% di materiale riciclato nei suoi imballaggi, superando di gran lunga l'obiettivo del 50% fissato dall'Unione Europea per il 2040.

Dalle bottiglie alle vaschette 

Una serie di numeri e attività che caratterizzano un approccio green al tema. In evoluzione. "Ora la nostra mission in atto, dopo aver sempre riciclato bottiglie di plastica per ottenere vaschette per alimenti - spiega il manager nell'intervista al Carlino - è riuscire a riciclare le stesse vaschette per ottenerne delle nuove, processo che abbiamo definito tray to tray recycling".

Chiaro il percorso che riduce sensibilmente l'uso della materia prima vergine perché si chiude il cerchio. 

La diversa visione rispetto alle politiche della Ue

Cosa differenzia la pratica industriale dell'azienda emiliana dalle politiche Ue? Qui la risposta che poggia sugli esiti finali del processo di recupero, riciclo, riuso. "La normativa europea vorrebbe mettere sempre più al bando l’utilizzo di plastica monomateriale, riciclata e riciclabile, ma poi legittimano come alternativa imballaggi composti da plastica vergine accoppiata alla carta. I nostri imballaggi in media hanno il 70% di materiale riciclato. Bruxelles vorebbe raggiungere il 50% entro il 2040, noi già oggi siamo sopra".

Pianesani punta sui numeri e la sua analisi riflette uno scontro tra visioni diverse di riciclo e riuso.


Fonte:  Il Resto del Carlino

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