20 giugno 2022

Il Caat fa il pieno: in 11mila per la cena in bianco

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Al Caat di Torino non si vende solo frutta e verdura, si organizzano pure grandi eventi. Buona la prima per la Cena in Bianco, la manifestazione che sabato sera al mercato agroalimentare ha riunito più di 11mila torinesi. Tutti di bianco vestiti. Al mercato non si vuole cambiare ragione sociale, ma è chiaro che con gli eventi si può promuovere la filiera alimentare. Non è il Fico di Bologna, ma le grandi feste diventano luminose vetrine per i prodotti e i produttori.

Gianluca Cornelio Meglio: “Bene la prima, tutto ha funzionato alla perfezione”

Il direttore del Caat, Gianluca Cornelio Meglio, dà i buoni numeri dell'evento: “Da quando è stata rilasciata la location, abbiamo registrato un incremento delle visite delle pagine web del Caat pari al 592% in più e grande crescita in interazioni e iscrizioni per la pagina Facebook del mercato“.

“Siamo riusciti, grazie a un grande lavoro di squadra dei collaboratori e dei fornitori, ad aprire le porte del mercato alla cittadinanza e far conoscere il ruolo che ricopre il Caat. Tutte le imprese dalla movimentazione alla security e fino alle pulizie hanno contribuito al successo. Un numero di persone mai visto – sottolinea Meglio – Siamo riusciti a garantire il supporto a tutti gli ospiti: dai punti acqua a quelli igienici. Un bel banco di prova“.

Le imprese in vetrina

E le imprese ortofrutticole? “Grande partecipazione degli operatori. Abbiamo riprodotto una parte del mercato, quasi un set cinematografico, con la merce esposta e a disposizione degli ospiti. Due imprese che hanno prodotti a marchio hanno colto l'opportunità per far conoscere direttamente i loro beni. Sono l'azienda Fogliati con i prodotti Trifoglio, in particolare pomodorini e piccoli frutti; la Bornino con il marchio Exica dedicato alla frutta secca“. Hanno messo a disposizione i loro prodotti, inseriti dentro uno shopper in cotone poi distribuito gratuitamente per ogni auto degli ospiti.

Le ricadute? “Più visibilità per le imprese”

Si tratta di comunicazione al consumatore: “Una ricaduta di maggiore visibilità per le aziende più facilmente individuabili nei mercati, ni negozi nella Gdo”. Si ripeterà nel 2023? ” E' un format depositato dagli organizzatori – Antonella D'Afflito, Carlo Bentivoglio e Paolo Faretra -. Ogni anno la location sarà diversa. Per noi è stato un banco di prova, possiamo replicare una manifestazione anche pensando alla Francia, una campagna promozionale verso la clientela francese“. Le idee non mancano.

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