Non sarà solo il mercato ortofrutticolo di Udine a farsi bello e, soprattutto, più efficiente e competitivo, visto che le risorse europee del Pnrr arriveranno a circa 15 mercati nazionali (altrettanti però restano a mani vuote). La differenza in questo caso è il generoso contributo di mamma Regione, siamo in Friuli Venezia Giulia, che ai 10 milioni del programma finanziato da Bruxelles ne ha aggiunti altri 12 per un totale di 22.
Buon punteggio nella graduatoria nazionale
I progettisti di Udine, il sito è di proprietà del Comune e gestito da Udine mercati, hanno lavorato bene visto che sono riusciti a piazzarsi al nono posto generale su oltre trenta concorrenti in gara. Si è raggiunto un buon equilibrio tra tematica digitale e ambientale. “Il piano di ampliamento di Udine mercati è un passo importante per l'economia agroalimentare regionale. Il ruolo strategico del mercato, anche a livello nazionale ed europeo, è certificato dal finanziamento ottenuto dal Pnrr. La Regione ha creduto in questo progetto, stanziando 12 milioni per la realizzazione di nuove opere che renderanno Udine mercati protagonista trainante dell'economia locale, con un'attenzione alla sostenibilità”. Queste le parole dell'assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini sul progetto di ampliamento, ammodernamento ed efficientamento condiviso con il presidente di Um Alberto Sbuelz e del sindaco di Udine Pietro Fontanini.
Traguardo Zero2030
Il titolo del progetto non poteva essere più azzeccato ovvero Zero2030 che si lega al carattere ecologico del Pnrr e agli obiettivi fissati al 2030 del processo di decarbonizzazione e inplementazione dell'uso di energia rinnovabile.
Più nel dettaglio, il progetto si articolerà in cinque fasi. Si partirà con interventi sulla viabilità dell'area, l'allargamento delle celle frigorifere nell'ala est per la grande distribuzione (circa 12 milioni coperti dal finanziamento Regionale) e interventi nell'ala ovest nell'ambito del Pnrr (10 milioni per interventi strutturali, coibentazione, magazzino automatizzato e refrigerato, infrastruttura tecnologica). Per ogni fase verranno installati pannelli fotovoltaici fino alla copertura massima (con produzione di 5 Megawatt), con sistemi di accumulo sia del freddo che di energia. Si punta anche se non all'autonomia completa alla auto produzione energetica per ridurre costi ed emissioni nocive.
Valore ai produttori locali e alla sostenibilità sociale
L'assessore Bini ha sottolineato la “proficua alleanza tra tutti gli attori coinvolti, in primis il Comune e Um, a favore dei consumatori finali e dei produttori locali” e alla collaborazione con il Banco alimentare, “grazie al quale anche quei prodotti ancora in buono stato che rischierebbero di andare scartati vengono messi a disposizione di chi ne ha più bisogno”. Insomma più efficiente è la lavorazione e la conservazione di frutta e verdura maggiore sarà la resa qualitativa anche dei prodotti del territorio e si riuscirà a ridurre gli sprechi.
Per il presidente di Um, Alberto Sbuelz, il mercato di Udine non sarà più solo un luogo fisico dedicato al commercio e allo stoccaggio, ma potrà contribuire – direttamente o indirettamente – al raggiungimento di 11 dei 17 obiettivi dell'Agenda Onu 2030, partendo dagli obiettivi primari che, per la natura del mercato, sono il numero 2 (ridurre la fame) e il numero 12 (modelli sostenibili di produzione e consumo). Non può che essere soddisfatto il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, per i finanziamenti ricevuti, che promuovono la gestione di Um e valorizzano il polo agroalimentare cittadino. Punto di riferimento per in territorio più esteso.