Prezzi sostenuti per fragole e piccoli frutti nei mercati ortofrutticoli italiani. Incide il tempo per la produzione di casa nostra e le dinamiche di importazione dai Paesi che permettono di avere sempre a disposizione - e non più solo per le pasticcerie e gelatiere - i berries.
L'analisi di Federico Fapanni di Ortobergamo: il meteo incide su mirtilli e lamponi lucani
Federico Fapanni della ditta Ortobergamo lavora con il prodotto italiano: con lamponi e mirtilli in Basilicata. "Purtroppo, il tempo non è dei migliori e la quantità, anche delle fragole, è limitata. Le condizioni meteorologiche sono caratterizzate da poca luce, temporali, piogge e nuvolosità. I lamponi italiani quotano 28 euro per la cassetta, mentre i mirtilli sono venduti a 24 euro. È difficile soddisfare la grande richiesta di questi frutti. Non riesco ad accontentare tutti quelli che preferiscono il prodotto italiano".
Passiamo alle fragole. "I prezzi in media variano dai 2,50 ai 4,50 euro il chilo, mentre i miei prodotti si attestano tra i 3,50 e i 4,50 euro. Io commercializzo le varietà Marimbella, Rossetta e meno la Candonga che sta soffrendo un po' di più. Durante il fine settimana si vende di più".
Il caldo aiuta le vendite, oltre le fragole e berries ottimo inizio per le nettarine a 8/10 euro
Siamo in un periodo di cambio. "Ma se esce il sole vendo molte più fragole e piccoli frutti. Senza dimenticare, la gente vuole cambiare, un buon volume di meloni e asparagi, oltre alle nettarine. Sono importate dalla Spagna, delle primizie. Il calibro è limitato, con dimensioni che vanno da 32, 35 e 37 pezzi, e i prezzi oscillano tra 8 e 10 euro. Le ho vendute bene, così come i meloni delle Antille francesi. Grande qualità".
Le fragole nei mercati italiani
Sulle fragole segnaliamo nel mercato ortofrutticolo di Roma la presenza della varietà Favette coltivata soprattutto a Terracina che quota sui 3 euro il chilo. Più alta la quotazione della varietà Sabrosa, la più conosciuta è la marca commerciale Candonga, che a Bologna oscilla tra 3 e 4 euro, anche a Milano in questi giorni ha quotato su questi valori così come a Padova, Verona, Torino.
Buone quotazioni per la varietà Inspire, marchio commerciale Matera, che in alcuni mercati come Cesena ha superato i 5 euro. In media si è sui 3,50/4 euro il chilo. L’extra dalla Basilicata arriva e supera i 5 euro, per le altre origini vi è un’ampia forbice: si scende fino ai 2 euro per arrivare ai 4 euro il chilo.
Il lampone arriva a sfiorare i 30 euro il chilo
L’origine è mediterranea – dal Marocco al Portogallo per arrivare all’Italia del sud- e i prezzi sono elevati. Il prodotto marocchino presenta forti oscillazioni: dai 23 fino ai 27 euro per il prodotto di qualità migliore. Una soglia che si tocca in tanti mercati. A Treviso si è arrivati a 30 euro il chilo. Quotazioni sostenute anche per l’origine portoghese – sempre oltre i 25 euro – e per il prodotto italiano che a Verona oggi quota sui 26 euro il chilo.
I mirtilli quotano anche 20 euro il chilo
Rilevanti anche i prezzi dei mirtilli dove all’origine peruviana fin qui predominante inizia a subentrare quella mediterranea, per esempio con il prodotto marocchino e siciliano. La forbice è ampia con il prodotto peruviano che ha pure visto aumentare le quotazioni – anche oltre i 2 euro il chilo – in alcuni mercati. La quotazione risente dalla qualità e si parte dai 13 euro per arrivare ai 20. A Verona oggi era presente il prodotto siciliano con un prezzo tra i 14 e i 15 euro il chilo.
Con le more si sale abbondantemente sopra i 20 euro
Il prodotto arriva ancora in abbondanza dal Messico con quotazioni che oscillano dai 18 ai 24 euro il chilo. C'è anche prodotto italiano.
Il ribes cileno sui 30 euro
È arrivato il ribes cileno che raggiunge quotazioni sostenute: sui 30 euro il chilo. C’è ancora prodotto italiano che comunque, nonostante la presenza di quello fresco dall’emisfero sud, in alcuni mercati si presenta con prezzi alti. Così come l’origine olandese dai 25 ai 28 euro.
