Frutta a guscio ed essiccata

11 ottobre 2024

Iniziata la raccolta del Marrone di San Zeno

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Riparte la stagione del Marrone di San Zeno di Montagna Dop la cui produzione si prospetta ottima per qualità. Il prodotto di punta del comune veronese diventato Dop 21 anni fa, nel 2003, si appresta a essere raccolto e consumato.

Il clima di quest’anno ha premiato la qualità e la pezzatura del prodotto, grazie alle piogge sia di quest’estate che in settembre. La raccolta dei marroni, iniziata in alcuni tratti con altitudini più basse, entrerà nel vivo nei prossimi giorni, leggermente in ritardo rispetto agli scorsi anni per il clima di questo periodo", spiega il neopresidente del Consorzio di tutela del Marrone di San Zeno Dop, Stefano Bonafini.

Il caldo elevato durante il periodo della fioritura, che avviene a giugno-luglio, e il clima fresco e piovoso di ottobre hanno ridotto la quantità del raccolto di circa 10/15%. La produzione di marroni dei soci del consorzio, quindi, si dovrebbe attestare sui 200 quintali circa, quasi tutti biologici, coltivata in circa 200 ettari in alcuni comuni, a partire da San Zeno di Montagna, situati dai 250 ai 900 metri slm nella zona fra il Lago di Garda e il Monte Baldo, in provincia di Verona. 

Stefano Bonafini, 43 anni di San Zeno di Montagna, già attivo nel precedente consiglio del Consorzio di tutela del Marrone di San Zeno Dop e tra i fondatori della proloco locale, è stato eletto presidente da un rinnovato consiglio di nove componenti. Bonafini è un imprenditore agricolo, castanicoltore, allevatore di bovini da latte e da carne oltre che proprietario di una malga con agriturismo aperti in estate in cui sono prodotti formaggi e salumi.

Dopo 30 anni, lo storico presidente Simone Campagnari ha passato il testimone. A nome mio e del consiglio va il riconoscimento e il ringraziamento per l’impegno e la passione profusa in questi anni - continua Bonafini  - Proseguiremo il lavoro di valorizzazione del Marrone e del territorio nonché del consorzio di tutela che conta 44 soci" 

La produzione negli anni è aumentata notevolmente grazie al recupero di diversi castagneti abbandonati, alcuni molto antichi con piante di 440 anni, e al miglioramento di quelli già in produzione. 

"Assistiamo - aggiunge - anche a un cambiamento generazionale dei produttori con l’ingresso di giovani: in consiglio abbiamo un componente di 23 anni. L’obiettivo è proseguire la tradizione del lavoro del castanicoltore con nuove idee e progetti come sviluppare maggiormente la filiera della lavorazione e confezionamento dei marroni in un’unica nuova struttura”.

La denominazione di origine protetta Marrone di San Zeno ha ottenuto la registrazione europea nel 2003 e nello stesso anno si è costituito il Consorzio di tutela del Marrone che si propone di difenderne e tutelarne la produzione e il commercio, l’uso della sua denominazione e di promuovere ogni iniziativa intesa a salvaguardarne la tipicità e le caratteristiche peculiari.

La Festa del Marrone di San Zeno Dop

Anche quest’anno in Piazza Schena a San Zeno di Montagna si svolgerà la 21esima edizione della Festa del Marrone di San Zeno Dop e la mostra mercato dei Marroni e la 52esima Festa delle castagne. La novità di quest’anno sarà l’installazione del padiglione del Marrone e dei sapori del Monte Baldo

Una struttura al coperto con postazioni in cui si potranno acquistare i marroni direttamente dai produttori in retine chiuse con apposito sigillo, degustarli arrosto o lessati oppure come ingrediente principale di piatti tipici accompagnati dalla birra alle castagne e dai vini locali. Non mancherà il minestrone di marroni, ricetta tradizionale a base di verdura, fagioli e marroni.

All’esterno si terrà il Mercatino dei sapori, degustazione e vendita di prodotti tipici.

“Per noi la Festa annuale è un momento significativo – spiega Bonafini – ed è anche il luogo ideale per assaggiare il marrone e per acquistarlo. La bellezza dei luoghi, la vista sul Baldo e sul Lago di Garda, fanno da cornice alla celebrazione di una coltura antica e tradizionale. Nella comunità del Monte Baldo la castanicoltura ha rappresentato nei secoli passati una risorsa economica importante con i primi riferimenti storici sulla coltivazione del castagno che risalgono al Medioevo. È intorno al 1920 che la coltura si è sviluppata come produzione più razionale e attenta”. 

Sabato 19 ottobre, a partire dalle ore 15.00, l'associazione Pro Loco di San Zeno di Montagna, in collaborazione con la protezione civile e l’amministrazione comunale, organizzano la 26esima Scarpina’ fra le Castagne, marcia non competitiva con percorsi di 5 e 10 chilometri omologata dall’Unione marciatori veronesi. 

Domenica 20 ottobre, alle 11.30 e alle 16.00, è in programma l'esibizione di musici e sbandieratori di Megliadino San Vitale (Padova). Alle 15  invece lo show cooking La montagna ed i suoi sapori extravergini, a cura di Roberta Ruggeri di Aipo.

Domenica 26 ottobre, alle 11.30, la premiazione del concorso Marron D’Oro. Alle 15  invece il cooking show Cipolle ripiene al vapore con il Marrone di San Zeno Dop, ed un’inaspettata deliziosa mousse di Marrone Dop e sedano rapa, per finire con dolcezza qualsiasi cena. A cura di Vanessa Lorenzetti esperta in cucina naturale. 

Domenica 3 novembre, alle ore 15.00, in programma il cooking show A San Zeno i piatti parlano: v’Olìo Radecio Maron a cura di Roberta Ruggeri di Aipo. 

Tutti i giorni, alle 10 alle 20, apertura del Padiglione del marrone e dei sapori del Monte Baldo, esposizione e vendita del Marrone di San Zeno DOP e della birra castanea, degustazione piatti tipici. Dalle 10.00, apertura del mercatino dei sapori esterno, degustazione e vendita prodotti tipici. 

Dalle 10.00 alle 18.30, nella sala parrocchiale, il Coro San Zeno presenta la pesca di beneficenza. Dalle 14.00 alle 18.30, nella sala parrocchiale, l'Avis comunale di San Zeno presenta: 25esimo concorso fotografico Donare Avis sul tema Strade cammini percorsi. Durante pomeriggi e sere sono previsti musica dal vivo e dj.

Il frutto e la raccolta

Il marrone si presenta con una forma ellissoidale e con una caratteristica buccia sottile, lucida e di colore marrone chiaro con striature più scure. Dopo la raccolta, che può essere realizzata a mano o con mezzi meccanici, i marroni sono tolti dai ricci e inseriti in un contenitore d’acqua per nove giorni durante i quali avviene una leggera fermentazione che fa maturare i frutti (novena). I marroni asciugati e calibrati vengono scelti e inseriti in apposite reti chiuse con il sigillo del consorzio ed etichettatura con tracciabilità del prodotto e l'indicazione del prodotto biologico.

Il castagno

Il castagno è una pianta longeva che può anche oltrepassare i mille anni. L’introduzione e l’acclimazione del castagno risalgono a un’epoca molto remota (pollini risalenti all’età del bronzo 1.000 a.C.). Il legname di castagno è molto resistente e ricco di sostanze tanniche (5-10%). Alle castagne e marroni vengono attribuite straordinarie capacità nutritive, in quanto ricchi di carboidrati, potassio, sodio, calcio, fosforo, ferro, acido folico.

Il marrone in cucina

Il Marrone di San Zeno Dop è versatile in cucina e può essere consumato in piatti sia dolci che salati. I ristoranti della zona quali Taverna Kus, ristorante Al Cacciatore, Bellavista e Costabella, propongono dal 10 ottobre per un mese, menu a base di castagne e Marroni.


Fonte: Consorzio di tutela del Marrone di San Zeno Dop

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