In alcune testate giornalistiche internazionali dedicate all'ortofrutta si legge che l'Iran. vista l'insoddisfazione popolare sui prezzi elevati, ha bloccato l'esportazione di mele, arance e datteri. Chiare le conseguenze sui mercati internazionali, vedasi un aumento della richiesta di mele europee dal mercato indiano.
La scelta del governo iraniano è dovuta alla crescita dei prezzi di prodotti essenziali alla dieta nazionale. Una ridotta accessibilità al cibo che ha provocato più di un malumore tra la popolazione. Siamo alle porte del Ramadan, periodo in cui è necessario evitare problemi. Via, quindi, allo stop dell'export, ricordiamo il caso Marocco per il pomodoro.
Le ripercussioni internazionali sul mercato delle mele
L'Iran è uno dei principali esportatori di mele al mondo in termini di volume, come si legge nella testata East-fruit, l'export tocca fino a 1 milione di tonnellate. Un peso massimo nella bilancia commerciale mondiale.
L'India guarda all'Europa e l'Italia
La rivista cita il nostro Paese: "Volumi di esportazione di mele comparabili si vedono solo in Italia, Cina e Polonia. Le mele iraniane occupano posizioni chiave in uno dei principali mercati di importazione di mele al mondo: l'India. L'Iran influenza inoltre in modo significativo i prezzi delle mele nel segmento di prezzo più basso in importanti mercati di esportazione per Ucraina, Moldavia e Polonia, come Emirati Arabi Uniti, Uzbekistan e Kazakistan".
E' evidente che i prezzi cresceranno in molti Paesi orientali mentre gli importatori indiani si stanno rivolgendo al mercato europeo. Un interesse che naturalmente riguarda anche un grande produttore come l'Italia.
A catena potrà verificarsi un aumento dei prezzi anche per il consumatore europeo e italiano.
