Non c’è autunno senza kaki, un frutto che sta vivendo un momento di rilancio grazie all’innovazione che ne sta caratterizzando l’offerta. Per questo It’s Bio, progetto finanziato da Unione europea e Aop Gruppo Vi.Va che promuove i valori e i benefici della frutta e verdura biologica in Italia, Belgio e Grecia, ne celebra le caratteristiche e le potenzialità in termini di salute ed ambiente grazie alla certificazione biologica europea.
Il kaki colora di arancione le tavole d’autunno grazie alla ricchezza di vitamina A. È un frutto saporito, dolce ma senza troppe calorie, sono appena 70 per 100 grammi di prodotto.
È un frutto storicamente molto commercializzato ma negli anni, ha subito continui alti e bassi. Oggi è in fase di rilancio grazie a innovazioni varietali e tecnologiche che consentono di mangiarlo sempre al meglio.
È questo il caso della nuova varietà Maxim®, varietà precocissima e senza semi che può essere già raccolta a settembre a polpa soda e non astringente. Maxim® incontra l’interesse dei consumatori di biologico, come conferma Cesare Gridelli, direttore di Ca’ Nova (filiale commerciale dell’OP Apofruit Italia aderente all’AOP Gruppo Vi.Va e di riferimento per la commercializzazione delle produzioni biologiche del Gruppo): “Questa campagna commerciale conferma il ruolo importante del kaki nella stagionalità dell’offerta soprattutto grazie alle innovazioni varietali che vanno incontro alle esigenze dei consumatori che apprezzano il gusto del frutto, la salubrità e una migliore esperienza di consumo.”
Il mercato mondiale dei kaki vale quasi 700 milioni di dollari e l’Europa, dopo l’Asia è il continente più importante, sia per produzione che per mercato. L’Italia ha un ruolo importante in termini produttivi con l’Emilia Romagna e la Campagna leader produttivi con oltre 20.000 tonnellate ciascuna.
Il kaki si presta molto bene alla produzione biologica. È una pianta rustica, non particolarmente esigente dal punto di vista del terreno e dell’esposizione. Soffre le eccessive temperature, sia in estate che in inverno. Non è particolarmente attaccata da insetti o patogeni fungini, per questo è ideale per la produzione biologica.
It’s Bio è un progetto finanziato da Unione Europea e Aop Gruppo Vi.Va, con la partecipazione di Almaverde Bio, Apofruit, Codma Op, Ca’ Nova, Coop Sole, Aop La Mongolfiera, OrtoRomi e Op Terre di Bari.
Fonte: It's Bio