Biologico

03 ottobre 2024

It’s Bio, nuove opportunità per le mele biologiche in Europa

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Le mele biologiche rappresentano, oggi, in Italia tra il 5 e il 10% del mercato totale. Una quota abbastanza stabile nel tempo che vede però una superficie produttiva in espansione.

La situazione in Italia e all'estero

Nel 2023, in Italia, si è raggiunta una superficie complessiva di circa 9mila ettari destinati alla produzione di mele bio, con una crescita del 5% rispetto al 2022. 

Anche i volumi produttivi di mele biologiche in Italia sono in evoluzione positiva: nel 2023 si sono superate le 200mila tonnellate, concentrate in tre regioni chiave come il Trentino Alto Adige, il Veneto e l'Emilia Romagna, dove le pratiche di agricoltura biologica sono molto diffuse. 

Per la crescita del mercato delle mele biologiche è fondamentale la crescita della domanda internazionale. Secondo i dati Nomisma, l'export di mele biologiche italiane ha registrato un incremento del 10% nel 2023, con particolari performance in Germania e Francia. 

Il mercato del Benelux, a cui si rivolge il progetto It’s Bio, vede una domanda di mele biologiche in forte crescita e si prevede che il mercato continuerà a espandersi con un tasso annuo composto (Cagr) superiore al 10% entro il 2027 (Fonte: Ifoam Organics Europe). 

In Grecia, la crescita della domanda di biologico è più lenta e si registra principalmente nei grandi centri urbani ma le previsioni sono comunque positive. (Fonte: Ifoam).

Identikit del consumatore di mele bio

Analizzando il profilo dei consumatori di mele biologiche in Italia viene evidenziata la particolare attenzione alla salute, alla sostenibilità ambientale e alla qualità degli alimenti. 

Si scelgono mele biologiche per evitare sostanze chimiche di sintesi, si privilegia un’alimentazione naturale a base di cibi che vengono percepiti come più sicuri e nutrienti, sottolineando come la sensibilità verso le tematiche ambientali sia alta. 

I consumatori di mele biologiche sono spesso persone che scelgono prodotti sostenibili, preoccupati per l'impatto dell'agricoltura sulla biodiversità e il clima.

I principali consumatori sono nuclei famigliari, specialmente con bambini piccoli, di una fascia socioeconomica medio-alta disposti a pagare anche un prezzo più alto per avere prodotti di qualità certificata. 

Oggi le sfide delle mele biologiche sono rappresentate da metodi di produzione sempre più rispettosi dell’ambiente e sostenibili ma anche una scelta varietale che unisce alla tradizione anche l’innovazione come nel caso della varietà Gala e della varietà Candine.

La mela Gala, molto apprezzata per il suo sapore dolce e la croccantezza, continua a essere la protagonista delle tavole italiane, con volumi in aumento rispetto agli anni precedenti. 

Accanto a questa varietà tradizionale, si afferma Candine, una varietà innovativa che coniuga gusto unico e lunga conservabilità, senza rinunciare alla sostenibilità. 

Candine si inserisce perfettamente nel quadro del progetto It’s Bio, un'iniziativa che promuove l'eccellenza delle produzioni biologiche italiane e il rispetto per l’ambiente, incentivando l’adozione di tecniche agronomiche a basso impatto.

"Con It’s Bio, puntiamo a dare visibilità alle mele biologiche, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento e consapevole - afferma Mirco Zanotti, presidente di Aop Gruppo V.iVa - la varietà Candine rappresenta un perfetto esempio di come innovazione e sostenibilità possano andare di pari passo, offrendo al consumatore una scelta di qualità".

It’s Bio è un progetto finanziato da Unione europea e Aop Gruppo Vi.Va, con la partecipazione di Almaverde Bio, Apofruit, Codma Op, Ca’ Nova, Coop Sole, Aop La Mongolfiera, OrtoRomi e Op Terre di Bari.


Fonte: It's Bio

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