Politiche agricole

11 luglio 2024

La Sardegna ha sete di acqua e ristori all'agricoltura

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Le  aziende agricole sarde stanno da tempo fronteggiando una fase di grande difficoltà, legata da un lato ai sempre più innegabili effetti del climate change e della grave e persistente siccità e dall’altro a una serie di problematiche di carattere politico e amministrativo, che stanno frenando lo sblocco di numerosi atti e provvedimenti regionali attesi da diversi anni”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri intervenendo in audizione davanti alla commissione attività produttive del consiglio regionale sulla situazione dell’agricoltura.

“Per tali ragioni, riteniamo non più rinviabile un intervento immediato che garantisca dei ristori alle aziende colpite dall’assenza di precipitazioni che non sta dando tregua al comparto e che necessita, contestualmente, l’avvio di una serie di politiche strutturali che interessino tutti gli invasi e le reti idriche della Regione”, ha suggerito il presidente.

Sempre Patteri: “Il primario sardo paga anche lo scotto del blocco di numerose misure del Psr 2014/2022, ad esempio la misura 6.1, ovvero il cosiddetto pacchetto giovani con domande presentate nel 2017, ma anche la 5.1, riguardante le misure a ristoro dei danni strutturali derivanti dalle calamità naturali, e la 4.1, per gli investimenti nelle aziende agricole”.

Economia agricola in perdita

“Il risultato di tutte queste problematiche - ha evidenziato il direttore della Copagri Sardegna Mario Putzolu - si evince dagli allarmanti dati sull’andamento dell’economia agricola sarda nell’ultimo ventennio, dai quali emerge chiaramente e amaramente la crisi e la perdita di competitività di diversi settori produttivi di punta del nostro primario; per invertire questo trend non si può prescindere dal mettere mano a delle serie politiche di filiera che guardino al medio-lungo periodo, con una legge pluriennale di spesa e orientamento”.

“Nel ringraziare il presidente della Commissione Antonio Salinas per aver promosso il confronto sullo stato dell’arte dell’agricoltura sarda, raccogliamo e facciamo nostro il suo accorato appello a portare avanti la concertazione sulle misure necessarie a traghettare il primario regionale fuori dalle sabbie mobili nelle quali è impantanato; obiettivo che passa dal contributo responsabile di tutte le parti sociali accreditate del mondo produttivo isolano”, hanno concluso Patteri e Putzolu.

Fonte: Copagri Sardegna 

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