myfruit

15 marzo 2025

Largo ai giovani (anche in agricoltura)!

151

L'agricoltura italiana è pronta a una nuova rivoluzione, guidata dalle energie e dalle idee dei giovani. Un settore in trasformazione, che necessita di innovazione, tecnologia e sostenibilità per affrontare le sfide del futuro. 

Come scrive Meri Desideri sull'ultimo notiziario del Consorzio Bestack, "l’agricoltura ha bisogno di nuove energie. I giovani portano innovazione, tecnologia e sostenibilità. E le aziende che puntano su di loro sono più competitive. Il caso Crai ne è un esempio concreto".

Giovani e agricoltura: un binomio vincente

Secondo il rapporto "Giovani e Agricoltura", le aziende agricole guidate da under 40 sono mediamente più produttive e redditizie. Questo è dovuto a una maggiore propensione al rischio, capacità di adattamento e attenzione alla digitalizzazione e sostenibilità. Tuttavia, l'accesso al credito, la disponibilità di terreni e la burocrazia rimangono ostacoli significativi.

Il modello Crai: dare voce (e ascolto) ai giovani

Di recente Crai ha lanciato un progetto innovativo, creando un board di giovani professionisti interni all'azienda. L'obiettivo è coinvolgerli nelle decisioni strategiche, ascoltando le loro idee su prodotti, strategie e comunicazione. "Questa iniziativa – ha specificato l’amministratore delegato del gruppo – rappresenta un ponte verso il futuro e potrebbe trasformarsi in un elemento cardine della governance di Crai".

Il board ha già contribuito all'elaborazione del primo Bilancio di Sostenibilità di Crai, ha ripensato il layout dei punti di vendita e proposto nuove strategie di comunicazione. Un modello che potrebbe essere esteso all'intera filiera ortofrutticola, creando board di giovani nelle cooperative agricole, aziende di trasformazione e Grande distribuzione organizzata.

Le proposte di Coldiretti e l'importanza del ricambio generazionale

Intanto, durante le audizioni per la legge di Bilancio del 2025 di Confagricoltura, Cia – Agricoltori italiani, Coldiretti e Copagri, Gianfranco Calabria, vicecapo dell’area legislativa Coldiretti, ha sottolineato l’importanza di agevolare il ricambio generazionale. Attualmente, solo l'8% delle aziende italiane è gestito da giovani imprenditori agricoli under 40.

Per incentivare i giovani, Coldiretti propone di adottare l'esonero contributivo già previsto nella legge di bilancio del 2023.

"L’esperienza di Crai sta dimostrando che il cambiamento è possibile e che valorizzare le nuove generazioni porta risultati concreti - scrive Meri Desideri - Ora, la sfida è estendere questo modello all’intero comparto ortofrutticolo, per costruire un futuro in cui innovazione e tradizione possano coesistere in modo virtuoso".

Un futuro da costruire insieme

I giovani sono il presente e il futuro dell'agricoltura. Il loro contributo è essenziale per un settore competitivo, sostenibile e resiliente. È fondamentale creare spazi di partecipazione per i giovani, attraverso piattaforme di confronto e iniziative come il board di Crai.

"Se vogliamo un’agricoltura più innovativa, dobbiamo prima di tutto renderla più inclusiva perché i giovani, spesso, non sono incoscienti come canta Achille Lauro, ma sono inascoltati", conluce Meri Desideri.

Potrebbe interessarti anche