Logistica e Trasporti

16 luglio 2024

Logistica a temperatura controllata, due nuovi poli al nord

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Due nuove piattaforme logistiche a temepratura controllata per la distribuzione dei prodotti agroalimentari sono operative nel nord Italia. 

La prima sorge a Corbetta (Milano) e, seppur già operativa, sarà ufficialmente inaugurata il primo agosto. La seconda si trova a Udine. Entrambe godono di posizioni strategiche sia per soddisfare la domanda interna, sia per favorire l'export.

Sogedim: nuova logistica a due passi da Milano

Il progetto milanese è di Sogedim, azienda specializzata nella logistica a temperatura controllata (da -22 a +15 gradi) che opera a livello globale nel trasporto di prodotti deperibili. Il Comune di Corbetta, a nord-ovest del capoluogo lombardo, è stato scelto per la vicinanza agli svincoli autostradali e all'aeroporto di Malpensa. 

Il magazzino, dotato di pannelli solari, ha oltre 20mila posti pallet coperti ed è suddiviso per attività e settori, supportando lo stoccaggio a temperatura sia positiva, sia negativa. 

A governare la nuova struttura le tecnologie IT: dal tracking alla programmazione, fino alla prenotazione e al reporting, sono disponibili informazioni in tempo reale sul luogo, lo stato della spedizione e sull’orario di consegna della merce.

L'area dedicata al cross-docking facilita le spedizioni internazionali tramite automezzi frigoriferi, garantendo la consegna rapida di merci a temperatura controllata in Europa e nel mondo. 

“L’esperienza consolidata, la rigorosa applicazione delle normative di settore, la capacità di assistere in modo continuativo il cliente lungo l’intera supply chain, sono i fattori di forza del Gruppo - afferma Tommaso Torri, chief operating officer food&beverage di Sogedim - Il magazzino è dotato di uffici funzionali ad assistere in modo completo tutte le aziende italiane e straniere, agroalimentari, vinicole, farmaceutiche e cosmetiche attive sui canali Gdo, Ho.re.ca, e-commerce".

"Oggi - prosegue - l’operatività nel retail è sempre più fast e la catena del freddo non può correre il rischio di interruzioni. La sicurezza dei prodotti alimentari, alcolici e farmaceutici è parte del controllo di gestione qualità del trasporto terrestre. Per tale motivo sono state installate 250 telecamere e un impianto perimetrale"

Ogni angolo del magazzino, sia interno, sia esterno, è infatti monitorato con precisione, passando da una visione panoramica a una dettagliata, fino a leggere i codici a barre dei prodotti. 

"Disponiamo di strumenti informatici avanzati che semplificano e ottimizzano la catena del freddo", conclude il manager.

Torello: "A Udine spinti dal disagio del territorio"

Solo qualche giorno fa la società campana di autotrasporto e logistica Torello ha invece annunciato l’apertura di una piattaforma logistica, sempre a temperatura controllata, a Udine: servirà sia l’intera regione del Friuli Venezia Giulia, potenziando così le attività distributive nel nord-est d’Italia, sia le rotte internazionali. 

L’impianto, che sorge vicino ai confini con la Slovenia (circa 20 chilometri) e con l’Austria (circa 45 chilometri), ha una superficie di 15mila metri quadrati ed è composto da un magazzino secco (1.500 metri quadrati) e da uno a temperatura controllata (1.500 metri quadrati); quest'ultimo è suddiviso in aree per la gestione di produzioni in regime di temperatura 0/+4 gradi e +15/+18 gradi. Completano la struttura gli uffici (circa 150 metri quadrati).

La piattaforma è stata progettata per offrire una vasta gamma di servizi: autotrasporto a carico completo nazionale e internazionale, distribuzione ultimo miglio di prodotti alimentari, stoccaggio e movimentazione di merce secca e a temperatura controllata. 

“Stavamo valutando da tempo la possibilità di approdare in questa Regione così importante e al contempo così difficile dal punto di vista logistico - spiega Umberto Torello, Coo della società - Può sembrare paradossale, ma è proprio il concetto di disagio logistico che ci ha spinti ad aprire un nostro presidio territoriale diretto". 

"A lungo abbiamo cercato partner commerciali in questo territorio, ma non abbiamo trovato l’interlocutore giusto, quello in grado di mantenere i nostri standard. E così ci siamo rimboccati le maniche ed eccoci qua, siamo a Udine”, conclude.

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