Ci sono anche coltivazioni di Nocciola Piemonte Igp tra le colture che sono state danneggiate dall’eccezionale ondata di maltempo registrata in questi giorni nel nord ovest dell’Italia, dove in poche ore si è riversata l’acqua che cade normalmente in sei mesi. A denunciarlo è stata Coldiretti, che parla di “perdite delle produzioni agricole, con serre inondate, semine a rischio fino ai danni provocati alle pregiate nocciole del Piemonte Igp”.
I danni, ovviamente, sono ancora da calcolare nei dettagli, ma intanto l’associazione agricola denuncia: “A gonfiare i corsi d’acqua e a provocare l’instabilità idrogeologica ha contribuito il consumo di suolo, sul quale si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti.
Il risultato è che sono saliti a 7145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni, ma la percentuale sale al 100% in Liguria e oltre il 90% in Piemonte. Oggi – prosegue Coldiretti – 7 milioni di cittadini italiani si trovano in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato in Italia del 15% le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata, determinanti nel mitigare il rischio idrogeologico.
Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari), che vengono abbandonati od occupati dal cemento che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell’acqua. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono Acli, Coldiretti, Fai (Fondo Ambiente Italiano), Inu (Istituto Nazionale di Urbanistica), Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf ed altre realtà italiane, insieme a 400 organizzazioni europee, si sono unite nella campagna #salvailsuolo. L’obiettivo dell’iniziativa…è raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante”.