Raccolta anticipata di due mesi per le mandorle pugliesi.
A causare l'anomalia - di norma l’inizio della raccolta avviene tra settembre e ottobre - le alte temperature che si sono registrate nella regione, senza tregua, nelle ultime settimane.
A causa del caldo torrido, dunque, la maturazione è avvenuta molto più rapidamente del solito e la campagna mandorlicola pugliese può dirsi conclusa.
Qualità e quantità a rischio
A preoccupare i produttori sono la qualità e la quantità del raccolto. Il caldo ha infatti avuto una influenza negativa sia in termini di rese produttive, sia in termine di calibro dei frutti.
"Il settore mandorlicolo pugliese è in crisi - hanno dichiarato i produttori che aderiscono a Cia Puglia - Siamo preoccupati perché l’immissione sul mercato di alcune varietà spagnole di mandorle potrebbe minacciare lo sviluppo delle rinomate varietà pugliesi quali la mandorla di Toritto, la Filippo Cea, la Genco e la Tuono".
Da qui l’invito a cooperare: se i produttori pugliesi non si muoveranno compatti, secondo Cia Puglia, il rischio è che l'eccessiva frammentazione dell’offerta finisca per indebolire ulteriormente il segmento mandorle.
Dop e Igp aiuterebbero
Sul tema è intervenuto anche Mario Bartolomeo, presidente della neo costituita Op Mandorla di Toritto, alla quale aderiscono anche produttori di Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi e altre città del nord Barese: "La cooperazione in generale, e il sistema delle Op in particolare sono le uniche forme organizzative che possono consentire ai produttori di costruire un percorso comune di valorizzazione, dotandosi delle strutture di trasformazione consone e indispensabili".
"Inoltre - ha aggiunto - sono importanti i controlli per far rispettare gli standard qualitativi e soprattutto al fine di tutelare le produzioni certificate come quelle rinvenienti da agricoltura biologica. In questo il riconoscimento di marchi di origine come Dop o Igp aiuterebbero il settore a fare quel salto di qualità e valorizzazione commerciale delle produzioni".
Il ruolo delle istituzioni
"Il lavoro intrapreso come organizzazione per rafforzare il sistema produttivo mandorlicolo ha bisogno però del supporto delle istituzioni politiche e della ricerca per dare sempre più forza al settore - ha precisato Giuseppe De Noia, presidente provinciale di Cia Levante (Bari-Bat) - Il fatto di aver considerevolmente ridotto, a livello di regionale, il premio per la mandorlicoltura nell’ambito delle misure agro-climatiche ambientali del complemento di Sviluppo rurale 2023-2027 non può che fare diminuire le potenzialità, ancora inespresse, del comparto".
"Per giunta - ha concluso - con la nuova Pac non sono riconosciuti contributi".