12 aprile 2017

Mele, record di vendite a marzo, spiragli dal Nord Africa

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A ormai due terzi della campagna melicola 2016/2017, Assomela, il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione nazionale, nella sua analisi della situazione di mercato offre una fotografia certamente positiva.

Vendite e stock

Le vendite, al momento, sono in linea con i piani di decumulo: dall'inizio della stagione sono state vendute 1.332.071 di tonnellate. Marzo si è rivelato un mese fondamentale da questo punto di vista perché con i suoi 260.146 tonnellate di vendite, volume mai raggiunto in questo mese, ha permesso di riportare le giacenze al livello previsto.

Sul fronte delle singole varietà, in ripresa la Golden delicious (giacenza a 391.917 tons), regolare il decumulo della Fuji (giacenza al primo di aprile di 41.091 tons)  della Granny Smith “che con 37.278 ton. presenta la giacenza più bassa degli ultimi 4 anni”.  Bene il decumulo di Red Delicious (record a marzo con 36.098 ton., giacenza attuale di 65.666 ton), “fluido” quello delle Gala che dovrebbe terminare ad aprile e “molto bene il gruppo delle “nuove varietà club”, particolarmente apprezzate dal consumatore”.

GiacenzeAprileMele

Dati Assomela

Mercati esteri

Se marzo è stato un mese positivamente fondamentale lo si deve anche al Nord Africa che ha dato, e continua a dare, segnali incoraggianti di ripresa. “Se questa indicazione troverà conferma nelle prossime settimane – osserva Assomela – per Libia ed Egitto in particolare, le prospettive di mercato potranno evolvere positivamente”. Continuano a destare interesse, visti i positivi risultati, l’area del Medio Oriente e verso l’India, dove l’Italia è il primo paese esportatore della Comunità Europea.

Guardando all'Europa, le giacenze a inizio marzo risultano più basse del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.  Sul fronte delle importazioni dell’Emisfero Sud infine, l'inizio ha subito un po' di ritardo ma, comunque, i volumi che si prevede arriveranno in Europa “non paiono particolarmente elevati”.

In conclusione, Assomela, oltre a ribadire l'efficacia del modello di OP dei produttori di mele, rimarca “la necessità di una strategia organica per favorire l’accesso a nuovi mercati ma anche per sostenere le imprese su mercati più tradizionali e vicini, con adeguate strategie di promozione”.

Tutto bene, quindi, per ora: secondo Assomela ci sono “margini di recupero sulle quotazioni ed offre prospettive di leggero miglioramento per una equilibrata remunerazione del prodotto”.

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