Ieri myfruit.it a Fico. Questo il panorama: vetrine senza prodotti esposti, spazi già svuotati, poca merce sugli scaffali e carrelli, non sempre pieni, per l’ultima spesa, ribassata dal 60 e – soprattutto – al 30%.
Tanti bolognesi in giro ma non sono mancati i turisti, soprattutto famiglie con bambini a divertirsi con le attrazioni a tema agricolo, che hanno partecipato alle ultime ore della Fabbrica Italiana Contadina. Acronimo creativo ma di poca fortuna visti gli esiti dell’impresa, frequenti cambi di management e stime su bilanci e visitatori finite sotto le attese.
Si ripartirà con le Regioni
Fico è spirato. Missione finita. Oscar Farinetti, l’ideatore del parco agroalimentare, però avverte: “Si riapre il 26 aprile con Grand Tour Italia”.
Il nuovo format è basato sul tema delle specialità regionali con isole espositive che metteranno in mostra le tipicità tipiche di ogni territorio. Come scritto nei giorni scorsi si darà spazio, a rotazione, ai diversi territori interni.
La tradizione alimentare italiana, infatti, è varia e le produzioni, anche quelle ortofrutticole, vanno oltre l’identità regionale. Come si legge in alcuni cartelli esposti a Fico (chissà se resteranno): “In Italia ci sono 140 varietà di peperoni, 83 di zucchine, 54 di melanzane”. Una biodiversità ricchissima tutta da valorizzare anche in chiave economica attraverso la promozione nella nuova struttura bolognese che verrà in primavera.
Già nella versione del format archiviata, ma non si conoscono i dettagli della nuova versione, erano presenti degli spazi dedicati alle regioni come la Calabria con l’esposizione dei prodotti più tipici come il peperoncino promosso e venduto in tutte le sue declinazioni.
Lo stadio temporaneo del Bologna e gli investimenti immobiliari
Una leva per il successo del sito è legata agli investimenti immobiliari su tutta l’area circostante. Nel 2026 aprirà le porte lo stadio temporaneo del Bologna che si tradurrà in un aumento significativo delle presenze e si spera degli ingressi e dei consumi a Grand Tour Italia.
Sarà impattante, anche se i tempi sono più lunghi, la possibilità di costruire nel vicino quartiere San Donato circa 1000 appartamenti. Senza dimenticare l’apertura alla cittadinanza di alcuni spazi del Caab ovvero l’ortomercato per la vendita di frutta e verdura. Indubbiamente ci sono opportunità da cogliere per il sito, sono da capire, invece, gli spazi e le eventuali prospettive per il mondo ortofrutticolo.