Che la Lombardia fosse la patria della GDO è cosa nota. Il numero esatto, sommando superette, supermercati, ipermercati e discount, ce lo dà ora il Rapporto 2012 dal titolo “Il Sistema agro-alimentare della Lombardia” presentato il 10 ottobre al Pirellone a Milano. Sono 2.487 (fonte dati Nielsen e Osservatorio regionale del commercio relativi al 2011) gli esercizi della distribuzione moderna presenti in Lombardia, così suddivisi: 612 superette, 1.090 supermercati, 230 ipermercati e 555 discount.
Il volume, curato da Renato Pieri (Smea, cioè Alta Scuola di Economia agro-alimentare e Università Cattolica di Cremona) e Roberto Pretolani (Dipertimento di Economia, Management e Metodi quantitativi dell’ Università degli Studi di Milano), nel capitolo dedicato alla “distribuzione alimentare” fotografa l’andamento e la crescita di questi luoghi nella regione che si può, giustamente, considerare come l’epicentro italiano principale. L’anno scorso, con 10 nuove aperture, gli ipermercati sono cresciuti ancora, cioè del 4,2%. Però, come è emerso recentemente, non c'è più la rincorsa alle grandi metrature. Come riportano le pagine milanesi del Corriere della Sera di ieri: “i nuovi ipermercati vengono costruiti con dimensioni non eccessive e tendono a inserirsi meglio nel contesto urbanistico”.
Anche i discount crescono del 6,3% rispetto all’anno precedentemente, non solo perché più convenienti – e l’attuale e perdurante crisi economica gli fa certamente gioco – ma anche perché hanno saputo cambiare e diversificare la loro offerta: non solo prezzi molti bassi, quindi, ma anche un grande assortimento dedicato al fresco. Questa metamorfosi, però, ha fatto sì che in media la spesa, in catene come Liedl o Lombardini per esempio, non sia più conveniente del 40%, ma “solo” del 20%.
11 ottobre 2012
Nel regno della GDO. La Lombardia
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