L’Alta Langa continua a essere, almeno per il momento, una delle poche zone d’Italia in cui non si prevede una riduzione più o meno drastica della produzione di nocciole. A confermarlo è Massimo Ferrero, titolare dell’azienda agricola Gala Nocciole di Mango (Cuneo), che nei suoi 15 ettari tutti a Nocciola Piemonte Igp si attende circa 400 quintali, ovvero il quantitativo di un’annata normale. “Abbiamo schivato la grandine dei giorni scorsi e le gelate tardive di primavera – spiega Ferrero – quindi al momento ci attendiamo un raccolto nella norma. Dalle nostre parti abbiamo avuto anche pochi problemi con la cimice asiatica, quindi sono ottimista che si possa fare bene”.
A inizio anno, con le chiusure dovute alla pandemia da covid-19, anche Ferrero temeva di non riuscire a vendere tutti i propri prodotti semilavorati a base di nocciola, visto che produce soprattutto per gelaterie e pasticcerie. Ma, alla fine, le cose si sono messe bene. “Siamo riusciti a vendere praticamente tutto – prosegue il titolare di Gala Nocciole – e con un prezzo buono, quindi posso ritenermi soddisfatto per l’annata 2020/21”. A proposito di prezzi, in questo periodo sono sempre un’incognita, ma anche in questo caso Massimo Ferrero resta fiducioso. “Mi aspetto un ritocco al rialzo – dice – visto che mancherà prodotto da diverse parti”.
La fiducia in una buona annata arriva anche da nuovi contatti che l’azienda Gala ha avuto negli ultimi mesi. “Siamo stati contattati da nuovi clienti – conferma Ferrero – e oggi suddividiamo equamente, 50 e 50, la nostra produzione destinata all’Italia e all’estero. I paesi esteri per noi più importanti sono la Germania e la Danimarca, seguite da Svizzera e Repubblica Ceca”.