Frutta a guscio ed essiccata

26 agosto 2024

Nocciole, Coldiretti Cuneo stima un calo di produzione

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Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire sulle nocciole del Piemonte. Questo è il risultato dell’ultimo monitoraggio di Coldiretti sulle campagne italiane, sempre più assediate dalle anomalie climatiche. Si stima, infatti, un calo della produzione a causa del maltempo, che ha provocato la caduta anticipata dei frutti.

I dati

Il comparto corilicolo piemontese conta 2.000 aziende con 27mila ettari di superficie coltivata per una produzione totale di circa 200.000 quintali e quasi 80 milioni di fatturato. La provincia di Cuneo è particolarmente vocata alla produzione di nocciole tanto che sono ben 1.300 le aziende cuneesi a coltivarle su una superficie di 13mila ettari, per una produzione totale media di 140mila quintali.

“Alla luce delle previsioni che evidenziano una produzione minore per quest’anno, auspichiamo un’alta remunerazione delle nocciole del Piemonte, affinché si possa valorizzare uno dei simboli di qualità e dell’eccellenza del nostro territorio. Ricordiamo, purtroppo, che proprio la nocciola, ingrediente principe di svariate preparazioni dolciarie, è spesso coltivata all’estero in condizioni lavorative di sfruttamento come abbiamo evidenziato con il documentario, girato in Turchia, Né Tonda né Gentile del giornalista Stefano Rogliatti”, dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

Valorizzare la produzione attraverso accordi di filiera

“Sicuramente la valorizzazione delle nocciole del Piemonte passa attraverso importanti accordi di filiera sul territorio, come quello siglato tra Coldiretti Piemonte e il gruppo dolciario Novi Elah Dufour. Un progetto di filiera che consente di valorizzare tutta la produzione corilicola piemontese e cuneese, offrendo una prospettiva di medio periodo agli imprenditori agricoli", evidenzia il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

"Un accordo quadro che sancisce l’unione con l’agroindustria virtuosa, quella che vuole investire sul territorio e vuole consolidarne il legame. Un sostegno alla corilicoltura e alle imprese che credono nelle produzioni di qualità, impegnandosi col loro lavoro a preservare i territori”, conclude.


Fonte: Coldiretti Cuneo

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